Il contributo presenta l’approccio metodologico e i contenuti di una normativa per il progetto delle superfici esterne degli edifici del villaggio operaio di Crespi d’Adda (BG), sito UNESCO, elaborata da un gruppo di lavoro del Dipartimento A.B.C. del Politecnico di Milano (responsabili scientifici proff. Stefano Della Torre e Paolo Gasparoli) nell’ambito di una consulenza per il comune di Capriate San Gervasio. La definizione e la condivisione di criteri per la regolamentazione degli interventi sul patrimonio edilizio del sito UNESCO è un passaggio fondamentale per non pregiudicarne l’integrità con interventi incongrui e per favorire l’implementazione del Piano di Gestione, di prossima adozione da parte dell’ente gestore. L’approccio culturale e metodologico proposto nella normativa rappresenta un’alternativa e un superamento dello strumento attualmente esistente, un Piano del Colore di tipo tradizionale, che ha peraltro mostrato dei limiti nella gestione degli interventi. Se da un lato è generalmente condivisa la necessità di non lasciare al singolo operatore ogni scelta in merito alla coloritura dell’edificato, dall’altro ci si rende conto della impossibilità metodologica e culturale di determinare in maniera aprioristica il volto cromatico dell’ambiente costruito. Ciascun edificio costituisce infatti un evento singolare, se si considera che, oltre alle caratteristiche colorimetriche fondamentali, il colore dipende anche dal materiale utilizzato, dalla sua texture, dalle proprietà della superficie su cui si interviene, ma anche dal contesto entro cui si inscrive l’edificio (colore delle superfici circostanti, materiale del manto stradale, presenza di elementi vegetali, ecc). Partendo da questi presupposti, si è ritenuto necessario elaborare una normativa in grado di guidare il progettista nelle scelte progettuali, entro un’ottica conservativa, offrendo suggerimenti di natura tecnica sui materiali ammissibili e sulle tecniche di applicazione. La scelta sul colore è invece lasciata al progettista, che deve però documentarla adeguatamente al fine di ottenere l’autorizzazione. La ricerca ha preso avvio dallo studio dello stato di conservazione dell’edificato, il cui esito è sintetizzato in schede elaborate per ciascun edificio residenziale del villaggio operaio, in cui sono descritti materiali e stato di conservazione dell’involucro esterno. La normativa individua quattro scenari di riferimento, cui corrispondono i materiali e le condizioni di conservazione ricorrenti rilevate; per ciascuno scenario sono indicate le possibili sequenze operative dei cicli di intervento. Sono inoltre indicate le attività analitiche e di rilievo dello stato di fatto da eseguire a supporto della fase progettuale, che devono essere adeguatamente documentate in fase di presentazione dei progetti. Particolare rilievo è infine assegnato alla fase esecutiva, per cui si sottolinea la necessità di qualificazione degli operatori e si forniscono puntuali Istruzioni Operative.

Indicazioni normative per il progetto delle superfici esterne degli edifici di Crespi d'Adda

GASPAROLI, PAOLO;LIVRAGHI, CHIARA;RONCHI, ANNA TERESA;SCALTRITTI, MATTEO
2014-01-01

Abstract

Il contributo presenta l’approccio metodologico e i contenuti di una normativa per il progetto delle superfici esterne degli edifici del villaggio operaio di Crespi d’Adda (BG), sito UNESCO, elaborata da un gruppo di lavoro del Dipartimento A.B.C. del Politecnico di Milano (responsabili scientifici proff. Stefano Della Torre e Paolo Gasparoli) nell’ambito di una consulenza per il comune di Capriate San Gervasio. La definizione e la condivisione di criteri per la regolamentazione degli interventi sul patrimonio edilizio del sito UNESCO è un passaggio fondamentale per non pregiudicarne l’integrità con interventi incongrui e per favorire l’implementazione del Piano di Gestione, di prossima adozione da parte dell’ente gestore. L’approccio culturale e metodologico proposto nella normativa rappresenta un’alternativa e un superamento dello strumento attualmente esistente, un Piano del Colore di tipo tradizionale, che ha peraltro mostrato dei limiti nella gestione degli interventi. Se da un lato è generalmente condivisa la necessità di non lasciare al singolo operatore ogni scelta in merito alla coloritura dell’edificato, dall’altro ci si rende conto della impossibilità metodologica e culturale di determinare in maniera aprioristica il volto cromatico dell’ambiente costruito. Ciascun edificio costituisce infatti un evento singolare, se si considera che, oltre alle caratteristiche colorimetriche fondamentali, il colore dipende anche dal materiale utilizzato, dalla sua texture, dalle proprietà della superficie su cui si interviene, ma anche dal contesto entro cui si inscrive l’edificio (colore delle superfici circostanti, materiale del manto stradale, presenza di elementi vegetali, ecc). Partendo da questi presupposti, si è ritenuto necessario elaborare una normativa in grado di guidare il progettista nelle scelte progettuali, entro un’ottica conservativa, offrendo suggerimenti di natura tecnica sui materiali ammissibili e sulle tecniche di applicazione. La scelta sul colore è invece lasciata al progettista, che deve però documentarla adeguatamente al fine di ottenere l’autorizzazione. La ricerca ha preso avvio dallo studio dello stato di conservazione dell’edificato, il cui esito è sintetizzato in schede elaborate per ciascun edificio residenziale del villaggio operaio, in cui sono descritti materiali e stato di conservazione dell’involucro esterno. La normativa individua quattro scenari di riferimento, cui corrispondono i materiali e le condizioni di conservazione ricorrenti rilevate; per ciascuno scenario sono indicate le possibili sequenze operative dei cicli di intervento. Sono inoltre indicate le attività analitiche e di rilievo dello stato di fatto da eseguire a supporto della fase progettuale, che devono essere adeguatamente documentate in fase di presentazione dei progetti. Particolare rilievo è infine assegnato alla fase esecutiva, per cui si sottolinea la necessità di qualificazione degli operatori e si forniscono puntuali Istruzioni Operative.
2014
Colore e Colorimetria. Contributi Multidisciplinari
9788891604378
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/863734
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