Esempi internazionali ci mostrano intere città occupate a rivoluzionare i propri tessuti urbani innestandovi nuove strutture per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico a sostegno di settori economici più competitivi rispetto al nuovo quadro industriale globale. Le fabbriche, lungi dall’essere scomparse, hanno generalmente incrementato ovunque la propria produttività: le istanze di sostenibilità, la crescente quota di terziarizzazione e di complessità tecnologica dei processi produttivi ha tuttavia contribuito a modificare in parte il volto delle manifatture rispetto all’immagine ereditata dal secondo novecento. Forse sono maturi i tempi perché queste medie e grandi strutture per la ricerca e la produzione, così come le ormai sempre più diffuse tipologie per l’incubazione di start-up e per il co-working si svincolino dalla ristretta logica settoriale e dello zoning per essere invece considerati elementi fondanti della complessità e qualità dei luoghi urbani. Il ritorno e la valorizzazione dei luoghi della produzione in città, secondo ovviamente nuove configurazioni e prospettive rispetto al passato, potrebbe contribuire a incrementare il livello di urbanità dei quartieri della periferia storica, agendo ora come elementi di rigenerazione concentrata, ora come gangli diffusi.
Le nuove centralità del lavoro nel progetto urbano: appunti per una ricerca
VESCOVI, FRANCESCO;
2014-01-01
Abstract
Esempi internazionali ci mostrano intere città occupate a rivoluzionare i propri tessuti urbani innestandovi nuove strutture per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico a sostegno di settori economici più competitivi rispetto al nuovo quadro industriale globale. Le fabbriche, lungi dall’essere scomparse, hanno generalmente incrementato ovunque la propria produttività: le istanze di sostenibilità, la crescente quota di terziarizzazione e di complessità tecnologica dei processi produttivi ha tuttavia contribuito a modificare in parte il volto delle manifatture rispetto all’immagine ereditata dal secondo novecento. Forse sono maturi i tempi perché queste medie e grandi strutture per la ricerca e la produzione, così come le ormai sempre più diffuse tipologie per l’incubazione di start-up e per il co-working si svincolino dalla ristretta logica settoriale e dello zoning per essere invece considerati elementi fondanti della complessità e qualità dei luoghi urbani. Il ritorno e la valorizzazione dei luoghi della produzione in città, secondo ovviamente nuove configurazioni e prospettive rispetto al passato, potrebbe contribuire a incrementare il livello di urbanità dei quartieri della periferia storica, agendo ora come elementi di rigenerazione concentrata, ora come gangli diffusi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Estratto_Atti_XVII_ConfNazSIU_Urba_Ita_nel_Mondo_Atelier_6_Planum_Publisher_2014_868-874.pdf
accesso aperto
:
Publisher’s version
Dimensione
249.79 kB
Formato
Adobe PDF
|
249.79 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.