Padiglione Italia della Biennale di Venezia ha chiesto a cinque tra i più interessanti studi della attuale scena architettonica in Italia e in Europa di immaginare quale potrà essere tra quindici anni il paesaggio urbano delle aree interessate dall’Esposizione Universale del 2015. Come la risposta ai nuovi bisogni posti dalle generazioni future possa generare nuove forme urbane capaci di adattarsi al contesto che trovano, farlo proprio, e trasfigurarlo in una nuova visione urbana Una domanda che mette alla prova il tema dominante Innesti/Grafting applicandolo alla legacy di Expo 2015, nella consapevolezza che un’eredità di forma porta con sé una serie di questioni complesse da affrontare, e necessita una rivisitazione anche profonda - sia fisica che di senso - di ciò che la fase precedente ci consegna.
Expost 2030: Tracciare futuri possibili
GALUZZI, PAOLO
2014-01-01
Abstract
Padiglione Italia della Biennale di Venezia ha chiesto a cinque tra i più interessanti studi della attuale scena architettonica in Italia e in Europa di immaginare quale potrà essere tra quindici anni il paesaggio urbano delle aree interessate dall’Esposizione Universale del 2015. Come la risposta ai nuovi bisogni posti dalle generazioni future possa generare nuove forme urbane capaci di adattarsi al contesto che trovano, farlo proprio, e trasfigurarlo in una nuova visione urbana Una domanda che mette alla prova il tema dominante Innesti/Grafting applicandolo alla legacy di Expo 2015, nella consapevolezza che un’eredità di forma porta con sé una serie di questioni complesse da affrontare, e necessita una rivisitazione anche profonda - sia fisica che di senso - di ciò che la fase precedente ci consegna.File | Dimensione | Formato | |
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