Negli ultimi anni, i sistemi di carsharing tradizionali sono stati affiancati da una nuova tipologia di servizio, noto come peer-to-peer carsharing, che prevede la possibilità per singoli proprietari di auto di condividerne l’uso con altri utenti in cambio di un ritorno economico. L’articolo, a partire da un’indagine online realizzata nel 2012 a Milano, analizza le potenzialità di un possibile servizio di carsharing peer-to-peer, indagando la propensione dell’utenza a condividere i veicoli, le fasce orarie di condivisione nonché le soglie di ricavo minimo richieste. Dall’indagine emerge in generale un discreto interesse verso lo schema, con una buona propensione verso la condivisione del mezzo privato, in particolare se all’interno di un gruppo ristretto di utenti di fiducia. L’analisi della possibile funzione di offerta costruita a partire dalla cifra richiesta dal condivisore e dalle finestre settimanali di condivisione, consente di discriminare tra diverse tipologie di utenti ed evidenzia come alcune fasce orarie (primo mattino) presentino un maggior potenziale in termini di veicoli disponibili mentre altre si caratterizzino per richieste economiche maggiori da parte del condivisore (sera).

CARSHARING PEER-TO-PEER: PROPENSIONE ALLA CONDIVISIONE DEI VEICOLI PRIVATI NELLA CITTÀ DI MILANO

BERIA, PAOLO;LAURINO, ANTONIO
2014-01-01

Abstract

Negli ultimi anni, i sistemi di carsharing tradizionali sono stati affiancati da una nuova tipologia di servizio, noto come peer-to-peer carsharing, che prevede la possibilità per singoli proprietari di auto di condividerne l’uso con altri utenti in cambio di un ritorno economico. L’articolo, a partire da un’indagine online realizzata nel 2012 a Milano, analizza le potenzialità di un possibile servizio di carsharing peer-to-peer, indagando la propensione dell’utenza a condividere i veicoli, le fasce orarie di condivisione nonché le soglie di ricavo minimo richieste. Dall’indagine emerge in generale un discreto interesse verso lo schema, con una buona propensione verso la condivisione del mezzo privato, in particolare se all’interno di un gruppo ristretto di utenti di fiducia. L’analisi della possibile funzione di offerta costruita a partire dalla cifra richiesta dal condivisore e dalle finestre settimanali di condivisione, consente di discriminare tra diverse tipologie di utenti ed evidenzia come alcune fasce orarie (primo mattino) presentino un maggior potenziale in termini di veicoli disponibili mentre altre si caratterizzino per richieste economiche maggiori da parte del condivisore (sera).
2014
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