Alla luce di documenti sino ad oggi in gran parte inediti, l’operazione urbanistica di Rivarolo non va esclusivamente ascritta al fondatore di Sabbioneta od al suo epigono. Difatti Vespasiano e Scipione Gonzaga cinsero di mura un borgo (o ne completarono il circuito murato) che, se non già esteso al di fuori dell’ambito medioevale, era comunque ormai prossimo a superarne i confini, almeno verso nord-est. Negli anni Sessanta del Quattrocento la maglia viaria della «forteza» di Rivarolo fu almeno in parte riorganizzata e ampliata sulla traccia di andamenti più antichi. Un rivisitato ordo geometrico a schema prevalentemente ortogonale venne definito dall’incrocio fra il cardo maggiore della Torre dell’Orologio (prolungato con andamento spezzato lungo la grande piazza in direzione di Rocca e Castello) e il nuovo decumanus, coincidente con le vie Gonzaga e Manca Pane, originato dal prolungamento dell’asse longitudinale della nuova parrocchiale. Con l’intervento del marchese di Mantova Ludovico II Gonzaga e di maestranze non solo locali furono dunque gettate le basi per la Rivarolo cinquecentesca, avviando una crescita centrifuga del tessuto urbano che prese avvio dalla ridefinizione dei due principali spazi pubblici: la grande piazza e il sagrato della nuova chiesa parrocchiale.

Il segno del principe architetto. Documenti quattrocenteschi per Rivarolo Mantovano, Redondesco e l'opera dei "magistri" Battista Musoni e Viviano

TOGLIANI, CARLO
2013-01-01

Abstract

Alla luce di documenti sino ad oggi in gran parte inediti, l’operazione urbanistica di Rivarolo non va esclusivamente ascritta al fondatore di Sabbioneta od al suo epigono. Difatti Vespasiano e Scipione Gonzaga cinsero di mura un borgo (o ne completarono il circuito murato) che, se non già esteso al di fuori dell’ambito medioevale, era comunque ormai prossimo a superarne i confini, almeno verso nord-est. Negli anni Sessanta del Quattrocento la maglia viaria della «forteza» di Rivarolo fu almeno in parte riorganizzata e ampliata sulla traccia di andamenti più antichi. Un rivisitato ordo geometrico a schema prevalentemente ortogonale venne definito dall’incrocio fra il cardo maggiore della Torre dell’Orologio (prolungato con andamento spezzato lungo la grande piazza in direzione di Rocca e Castello) e il nuovo decumanus, coincidente con le vie Gonzaga e Manca Pane, originato dal prolungamento dell’asse longitudinale della nuova parrocchiale. Con l’intervento del marchese di Mantova Ludovico II Gonzaga e di maestranze non solo locali furono dunque gettate le basi per la Rivarolo cinquecentesca, avviando una crescita centrifuga del tessuto urbano che prese avvio dalla ridefinizione dei due principali spazi pubblici: la grande piazza e il sagrato della nuova chiesa parrocchiale.
2013
Società, cultura, economia. Studi per Mario Vaini
978-88-979-6218-2
Rivarolo Mantovano (Mn); Mura, Rivarolo Mantovano (Mn); Porte, Rivarolo Mantovano (Mn); Pieve o Chiesa di Santa Maria in Ripa d'Adda, Rivarolo Mantovano (Mn); Castello, Rivarolo Mantovano (Mn); Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Annunciata, Rivarolo Mantovano (Mn); Chiesa Parrocchiale di San Michele in Castello, Rivarolo Mantovano (Mn); Torre dell'Orologio, Rivarolo Mantovano (Mn); Palazzo Comunale o Pretorio, Rivarolo Mantovano (Mn); Piazza Grande (oggi Piazza Finzi), Rivarolo Mantovano (Mn); Corte Marchionale Gonzaghesca, Rivarolo Mantovano (Mn); Rocchetta Gonzaghesca, Borgoforte (Mn); Palazzo Gonzaghesco di Saviola, Motteggiana (Mn); Palazzo Gonzaghesco, Castello di Gonzaga, Gonzaga (Mn); Rocca e Palazzo Gonzaghesco, Cavriana (Mn); Redondesco; Mura, Redondesco (Mn); Porta o Rocca-Mastio, Redondesco (Mn); Torri Redondesco (Mn); Storia dell'Architettura; Storia della Città; Gianfrancesco Gonzaga, Capitano del Popolo; Ludovico II Gonzaga, Marchese di Mantova; Giovanni da Padova, ingegnere; Battista Musoni, muratore e "magistro"; Luca Fancelli, scultore e ingegnere; Viano o Viviano, muratore e "magistro"; Giusto di Jacopo, "magistro" fornaciaio.
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