La poltroncina monoscocca in vetroresina che Alberto Rosselli progetta nel 1968 per Saporiti Italia rappresenta uno dei più interessanti esempi di utilizzo di un materiale plastico (in questo caso un composito rinforzato attraverso la fibra di vetro) per la produzione di oggetti di arredo semplici, leggeri, resistenti, producibili in serie e dunque economici. In questo senso si colloca in quella linea di ricerca sulla sedia tracciata da Charles e Ray Eames, Eero Saarinen e Verner Pantom. Alberto Rosselli, laureato in Architettura presso il Politecnico di Milano, è uno dei più interessnti interpreti del razionalismo italiano nel secondo dopoguerra, sia nel ruolo di socio dello studio Ponti, Fornaroli e Rosselli, sia come professionista autonomo: da segnalare l’ampliamento della sede del Corriere della Sera di via Solferino realizzato tra il 1960 e il 1965. Ma soprattutto Alberto Rosselli ha avuto un ruolo essenziale sia sul piano teorico (soprattutto come direttore della rivista “Stile Industria”) che didattico (come docente del Politecnico) nel processo che ha visto delinearsi e affermarsi la disciplina del “disegno industriale” in Italia. È stato tra i promotori-fondatori dell’ADI (Associazione per il Disegno Industriale) e giudice nelle prime tre edizioni del Premio Compasso d'Oro. Sin dagli anni Cinquanta ha sostenuto, negli scritti e nelle lezioni presso il Politecnico, che il design deve misurarsi con temi concreti: il trasporto pubblico e privato, l’arredo scolastico e ospedaliero, l’arredo urbano e l’illuminazione, le infrastrutture autostradali. Nel 1954 è nominato direttore della rivista “Stile Industria”, derivata dalla rivista “Domus” diretta da Gio Ponti, che sarà sede di dibattito e di documentazione sui temi della didattica, della formazione e della metodologia progettuale, oltre che organo di presentazione della produzione nazionale e internazionale, della sperimentazione linguistica, della grafica industriale, dell’imballaggio, della pubblicità, dei materiali, delle mostre, della storia degli oggetti. Nell’ambito della XXXV Fiera Campionaria di Milano, nel 1956, Alberto Rosselli ha allestito la “Mostra internazionale per l’estetica delle materie plastiche”, promossa dalle riviste “Stile Industria” e “Materie plastiche” che anticipa la mostra “Plastic as Plastic”, allestita al Museum of Contemporary Crafts di New York nel 1968. La plastica viene per la prima volta legittimata come materiale da impiegare nella produzione di arredi.
Jumbo Armchair
PROTASONI, SARA
2013-01-01
Abstract
La poltroncina monoscocca in vetroresina che Alberto Rosselli progetta nel 1968 per Saporiti Italia rappresenta uno dei più interessanti esempi di utilizzo di un materiale plastico (in questo caso un composito rinforzato attraverso la fibra di vetro) per la produzione di oggetti di arredo semplici, leggeri, resistenti, producibili in serie e dunque economici. In questo senso si colloca in quella linea di ricerca sulla sedia tracciata da Charles e Ray Eames, Eero Saarinen e Verner Pantom. Alberto Rosselli, laureato in Architettura presso il Politecnico di Milano, è uno dei più interessnti interpreti del razionalismo italiano nel secondo dopoguerra, sia nel ruolo di socio dello studio Ponti, Fornaroli e Rosselli, sia come professionista autonomo: da segnalare l’ampliamento della sede del Corriere della Sera di via Solferino realizzato tra il 1960 e il 1965. Ma soprattutto Alberto Rosselli ha avuto un ruolo essenziale sia sul piano teorico (soprattutto come direttore della rivista “Stile Industria”) che didattico (come docente del Politecnico) nel processo che ha visto delinearsi e affermarsi la disciplina del “disegno industriale” in Italia. È stato tra i promotori-fondatori dell’ADI (Associazione per il Disegno Industriale) e giudice nelle prime tre edizioni del Premio Compasso d'Oro. Sin dagli anni Cinquanta ha sostenuto, negli scritti e nelle lezioni presso il Politecnico, che il design deve misurarsi con temi concreti: il trasporto pubblico e privato, l’arredo scolastico e ospedaliero, l’arredo urbano e l’illuminazione, le infrastrutture autostradali. Nel 1954 è nominato direttore della rivista “Stile Industria”, derivata dalla rivista “Domus” diretta da Gio Ponti, che sarà sede di dibattito e di documentazione sui temi della didattica, della formazione e della metodologia progettuale, oltre che organo di presentazione della produzione nazionale e internazionale, della sperimentazione linguistica, della grafica industriale, dell’imballaggio, della pubblicità, dei materiali, delle mostre, della storia degli oggetti. Nell’ambito della XXXV Fiera Campionaria di Milano, nel 1956, Alberto Rosselli ha allestito la “Mostra internazionale per l’estetica delle materie plastiche”, promossa dalle riviste “Stile Industria” e “Materie plastiche” che anticipa la mostra “Plastic as Plastic”, allestita al Museum of Contemporary Crafts di New York nel 1968. La plastica viene per la prima volta legittimata come materiale da impiegare nella produzione di arredi.File | Dimensione | Formato | |
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