Nel 1886 l’ingegner Ernesto Breda rileva l’Elvetica, una piccola società milanese operante nel settore meccanico-ferroviario, costituendo l’accomandita semplice Ing. Ernesto Breda & C. Un anno dopo la Breda si apre alla fabbricazione di materiale bellico e successivamente, nel 1891, avvia la produzione di macchine agricole, carri ferroviari e carrozze ferro-tramviarie. Nel dicembre 1899 l’accomandita si trasforma in società anonima, con la denominazione di Società italiana Ernesto Breda per costruzioni meccaniche e avvia la costruzione degli stabilimenti di Sesto San Giovanni e Niguarda, per la produzione di carri ferroviari e locomotive. Alla vigilia del primo conflitto mondiale le lavorazioni erano così suddivise: a Milano, locomotive a vapore ed elettriche, caldaie, macchine utensili, proiettili, materiali di impiego bellico; a Sesto, vetture ferroviarie, carri merci e pezzi fucinati, cui si aggiungono nel 1917 i motori per aereoplani e nel 1921 i velivoli; a Niguarda, locomobili, compressori stradali, motopompe per irrigazione, trattori e macchine agricole. Durante la prima guerra mondiale il complesso organismo produttivo viene finalizzato alla produzione bellica, dai proiettili ai cannoni, ai siluri e ai biplani da combattimento Nella fase di avvio della Società, l’imprenditore e il progettista sono identificati in un’unica figura, quella di Ernesto Breda, secondo il modello prevalente nella cultura ingegneristica di fine Ottocento, finalizzato a costruire un sistema, una struttura industriale, produttiva e organizzativa in cui l’innovazione tecnica diventa un oggetto concreto. Nel tempo, l’esigenza di perfezionare ai massimi livelli lo sviluppo del progetto, conduce all’organizzazione di uffici tecnici capaci di articolare la relazione tra la cultura dell’imprenditore-ingegnere e la realizzazione tecnica e fisica dei prodotti. Parallelamente la competenza del lavoro tecnico e operaio è chiamata a confrontarsi con nuovi materiali, tecnologie e macchinari. L’integrazione tra varie competenze e l’aggiornamento continuo degli ingegneri e dell’ufficio tecnico Breda, è ben rappresentata dal viaggio d’istruzione negli Stati Uniti condotto nel 1899 da parte di una commissione costituita dagli ingegneri Eugenio Gavazzi e Guido Sagramoso (laureati nel 1898 al Politecnico di Milano) e dal capotecnico Remo Canetta, allo scopo di studiare i metodi costruttivi americani. Alla morte di Ernesto Breda, Guido Sagramoso viene nominato dagli eredi amministratore delegato dell’impresa, che riesce a superare la crisi finanziaria del primo dopoguerra: la società non soltanto accresce notevolmente il numero di addetti ma progressivamente raggiunge il primato nelle costruzioni ferroviarie.

Breda Aircrafts and Locomotives

PROTASONI, SARA
2013-01-01

Abstract

Nel 1886 l’ingegner Ernesto Breda rileva l’Elvetica, una piccola società milanese operante nel settore meccanico-ferroviario, costituendo l’accomandita semplice Ing. Ernesto Breda & C. Un anno dopo la Breda si apre alla fabbricazione di materiale bellico e successivamente, nel 1891, avvia la produzione di macchine agricole, carri ferroviari e carrozze ferro-tramviarie. Nel dicembre 1899 l’accomandita si trasforma in società anonima, con la denominazione di Società italiana Ernesto Breda per costruzioni meccaniche e avvia la costruzione degli stabilimenti di Sesto San Giovanni e Niguarda, per la produzione di carri ferroviari e locomotive. Alla vigilia del primo conflitto mondiale le lavorazioni erano così suddivise: a Milano, locomotive a vapore ed elettriche, caldaie, macchine utensili, proiettili, materiali di impiego bellico; a Sesto, vetture ferroviarie, carri merci e pezzi fucinati, cui si aggiungono nel 1917 i motori per aereoplani e nel 1921 i velivoli; a Niguarda, locomobili, compressori stradali, motopompe per irrigazione, trattori e macchine agricole. Durante la prima guerra mondiale il complesso organismo produttivo viene finalizzato alla produzione bellica, dai proiettili ai cannoni, ai siluri e ai biplani da combattimento Nella fase di avvio della Società, l’imprenditore e il progettista sono identificati in un’unica figura, quella di Ernesto Breda, secondo il modello prevalente nella cultura ingegneristica di fine Ottocento, finalizzato a costruire un sistema, una struttura industriale, produttiva e organizzativa in cui l’innovazione tecnica diventa un oggetto concreto. Nel tempo, l’esigenza di perfezionare ai massimi livelli lo sviluppo del progetto, conduce all’organizzazione di uffici tecnici capaci di articolare la relazione tra la cultura dell’imprenditore-ingegnere e la realizzazione tecnica e fisica dei prodotti. Parallelamente la competenza del lavoro tecnico e operaio è chiamata a confrontarsi con nuovi materiali, tecnologie e macchinari. L’integrazione tra varie competenze e l’aggiornamento continuo degli ingegneri e dell’ufficio tecnico Breda, è ben rappresentata dal viaggio d’istruzione negli Stati Uniti condotto nel 1899 da parte di una commissione costituita dagli ingegneri Eugenio Gavazzi e Guido Sagramoso (laureati nel 1898 al Politecnico di Milano) e dal capotecnico Remo Canetta, allo scopo di studiare i metodi costruttivi americani. Alla morte di Ernesto Breda, Guido Sagramoso viene nominato dagli eredi amministratore delegato dell’impresa, che riesce a superare la crisi finanziaria del primo dopoguerra: la società non soltanto accresce notevolmente il numero di addetti ma progressivamente raggiunge il primato nelle costruzioni ferroviarie.
2013
Made in Polimi
9788837098810
produzione; materiale rotabile; Storia delle ferrovie; storia del design
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