L'autostrada A1 Milano-Napoli, anche chiamata autostrada del Sole, è la più lunga autostrada italiana in esercizio. Asse meridiano principale della rete autostradale italiana, collega Milano a Napoli passando per Bologna, Firenze e Roma, per una lunghezza complessiva di 761,3 km. Fu inaugurata il 4 ottobre 1964, sotto la presidenza del consiglio di Aldo Moro. L'autostrada del Sole è stata fortemente voluta dai governi degli anni Cinquanta per contribuire al rilancio dell'economia nazionale. Prima della sua definitiva costruzione, per andare da Napoli a Milano i mezzi commerciali impiegavano circa due giorni di viaggio. Costruire un'arteria di veloce scorrimento avrebbe accorciato i tempi di collegamento e di conseguenza avrebbe abbassato i prezzi al consumo delle merci. La posa della prima pietra nei pressi di Melegnano, a Nord di Milano, risale al 19 maggio 1956. L'inaugurazione del primo tronco, da Milano a Parma, risale al 7 dicembre 1958. L'apertura del tratto da Bologna a Firenze avvenne il 3 dicembre 1960. Quello da Roma a Napoli, il 22 settembre 1962. L'intera opera fu completata in meno di otto anni, con l'apertura del tratto fra Chiusi e Orvieto il 4 ottobre 1964. La costruzione dell'autostrada A1 fu affidata all'ingegnere Fedele Cova, Amministratore Delegato di Autostrade; la progettazione di massima e lo studio di fattibilità furono a cura di SISI, Società Iniziative Stradali Italiane, partecipata congiuntamente da AGIP, Fiat, Italcementi e Pirelli, che cedette gratuitamente a IRI, i risultati degli studi effettuati dall'ing. Francesco Aimone Jelmoni, professore ordinario Costruzione di strade, ferrovie, aeroporti presso il Politecnico di Milano, che ebbe un ruolo determinante nella realizzazione. Ciò che caratterizza il suo è l’ampiezza del suo coinvolgimento in questa ciclopica realizzazione, dall'opera in sé considerata al contesto generale, dai momenti iniziali di definizione dell’idea ai dibattiti politici di sostegno della realizzazione, dal rigore tecnico del progetto fino alla fase costruttiva. Francesco Aimone Jelmoni, l’ingegnere ideatore del tracciato e della progettazione di massima, aveva immaginato tutti i ponti in cemento armato ordinario: tutti ad arco parabolico, iterato, con limitate variazioni dimensionali, soprattutto nelle valli tra Bologna e Firenze, ipotizzando gli inevitabili vantaggi economici e di tempi nel ripetere lo stesso tipo strutturale. Jelmoni redige e firma tutti i progetti relativi ai lotti, raccolti in belle scatole di legno formato A3, ordinatamente piene di tracciati, computi, rilievi geologici e tavole piegate, colorate a mano, alla maniera ottocentesca che distingueva con i colori i diversi materiali previsti. Saranno invece tutti diversi i ponti dell’Autosole, per la scelta decisiva di Fedele Cova, amministratore delegato della Società Concessioni e Costruzioni Autostrade, di affidare i lavori a più imprese possibili, grazie alla frammentazione degli appalti. Ogni impresa partecipa dunque con un progettista di fiducia, che risolve il quasi inevitabile ponte o viadotto presente nel lotto con una scelta strutturale diversa, anche in funzione della diversa scuola cui appartiene. Per il ruolo determinante nella realizzazione dell’Autostrada del Sole a Francesco Aimone Jelmoni viene assegnato - nel 1965, su proposta del Consiglio nazionale delle ricerche - il premio internazionale delle comunicazioni "Cristoforo Colombo" che, conferito per la prima volta a uno studioso italiano, costituiva una sorta di Nobel per i trasporti.
Autostrada del Sole
PROTASONI, SARA
2013-01-01
Abstract
L'autostrada A1 Milano-Napoli, anche chiamata autostrada del Sole, è la più lunga autostrada italiana in esercizio. Asse meridiano principale della rete autostradale italiana, collega Milano a Napoli passando per Bologna, Firenze e Roma, per una lunghezza complessiva di 761,3 km. Fu inaugurata il 4 ottobre 1964, sotto la presidenza del consiglio di Aldo Moro. L'autostrada del Sole è stata fortemente voluta dai governi degli anni Cinquanta per contribuire al rilancio dell'economia nazionale. Prima della sua definitiva costruzione, per andare da Napoli a Milano i mezzi commerciali impiegavano circa due giorni di viaggio. Costruire un'arteria di veloce scorrimento avrebbe accorciato i tempi di collegamento e di conseguenza avrebbe abbassato i prezzi al consumo delle merci. La posa della prima pietra nei pressi di Melegnano, a Nord di Milano, risale al 19 maggio 1956. L'inaugurazione del primo tronco, da Milano a Parma, risale al 7 dicembre 1958. L'apertura del tratto da Bologna a Firenze avvenne il 3 dicembre 1960. Quello da Roma a Napoli, il 22 settembre 1962. L'intera opera fu completata in meno di otto anni, con l'apertura del tratto fra Chiusi e Orvieto il 4 ottobre 1964. La costruzione dell'autostrada A1 fu affidata all'ingegnere Fedele Cova, Amministratore Delegato di Autostrade; la progettazione di massima e lo studio di fattibilità furono a cura di SISI, Società Iniziative Stradali Italiane, partecipata congiuntamente da AGIP, Fiat, Italcementi e Pirelli, che cedette gratuitamente a IRI, i risultati degli studi effettuati dall'ing. Francesco Aimone Jelmoni, professore ordinario Costruzione di strade, ferrovie, aeroporti presso il Politecnico di Milano, che ebbe un ruolo determinante nella realizzazione. Ciò che caratterizza il suo è l’ampiezza del suo coinvolgimento in questa ciclopica realizzazione, dall'opera in sé considerata al contesto generale, dai momenti iniziali di definizione dell’idea ai dibattiti politici di sostegno della realizzazione, dal rigore tecnico del progetto fino alla fase costruttiva. Francesco Aimone Jelmoni, l’ingegnere ideatore del tracciato e della progettazione di massima, aveva immaginato tutti i ponti in cemento armato ordinario: tutti ad arco parabolico, iterato, con limitate variazioni dimensionali, soprattutto nelle valli tra Bologna e Firenze, ipotizzando gli inevitabili vantaggi economici e di tempi nel ripetere lo stesso tipo strutturale. Jelmoni redige e firma tutti i progetti relativi ai lotti, raccolti in belle scatole di legno formato A3, ordinatamente piene di tracciati, computi, rilievi geologici e tavole piegate, colorate a mano, alla maniera ottocentesca che distingueva con i colori i diversi materiali previsti. Saranno invece tutti diversi i ponti dell’Autosole, per la scelta decisiva di Fedele Cova, amministratore delegato della Società Concessioni e Costruzioni Autostrade, di affidare i lavori a più imprese possibili, grazie alla frammentazione degli appalti. Ogni impresa partecipa dunque con un progettista di fiducia, che risolve il quasi inevitabile ponte o viadotto presente nel lotto con una scelta strutturale diversa, anche in funzione della diversa scuola cui appartiene. Per il ruolo determinante nella realizzazione dell’Autostrada del Sole a Francesco Aimone Jelmoni viene assegnato - nel 1965, su proposta del Consiglio nazionale delle ricerche - il premio internazionale delle comunicazioni "Cristoforo Colombo" che, conferito per la prima volta a uno studioso italiano, costituiva una sorta di Nobel per i trasporti.File | Dimensione | Formato | |
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