Arpa di Luce ideazione, sviluppo musicale e visivo Pietro Pirelli ideazione e sviluppo tecnico Gianpietro Grossi design Francesco Murano sviluppo software interattivo AGON, 2010-2011 (Davide Tiso, Antonello Raggi) Immaginiamo di sfiorare con le dita un fascio di linee di luce, tirate tra gli estremi di un grande spazio architettonico. Ne esce il suono di un’arpa, l’architettura si è trasformata in un grande strumento a corde, la cui musica «è quella preferita dagli dei, perché espressione dell’Armonia delle Sfere Celesti». (Metamorfosi di Ovidio, libro 11) Con quel suono, assieme a Pitagora, volgiamo lo sguardo verso l’alto, scoprendo che il nostro agire musicale produce anche una serie bellissima di accadimenti luminosi. Lambita da oggetti oscillanti, l’arpa è sensibile alle azioni del pubblico. Sentire e vedere coincidono nel medesimo gesto. L’Arpa di Luce è utilizzata da Pietro Pirelli per le sue performance musicali, ma può anche essere suonata dal pubblico. Nel collocarla si vuole trasformare lo stesso ambiente che la contiene in un grande strumento musicale. L’azione sulle corde produce straordinari effetti visivi collegati con naturalezza all’intenzione musicale. Azione sonora e visiva coincidono. Consideriamola un’invenzione, ma anche un’opera d’arte, quando diventa uno straordinario strumento per interpretare poeticamente uno spazio e creare interessanti modalità di interazione con le persone che la “toccano”. Questo contatto avviene direttamente con le mani ma anche attraverso vari oggetti, tra cui un grande pendolo che viene fatto oscillare tra le corde laser. Alla messa a punto tecnica dell’ing. Gianpietro Grossi si è affiancato il lavoro del compositore Pietro Pirelli coaudiuvato sul progetto interattivo da AGON. Oltre alla ricerca dei suoni da attribuire alle corde laser, Pirelli ha studiato il modo di rendere musicalmente varia e interessante la nuova gestualità che si crea e le probabili azioni sullo strumento da parte del pubblico. Sempre via software si è trovato il percorso musicale attorno al moto oscillatorio del pendolo, il cui braccio lambisce le corde dell’Arpa di Luce creando una dolce e ipnotica composizione musicale. E’ relazione fra musica e quel fenomeno fisico oscillatorio che è anche l’origine del suono stesso.
ARPA DI LUCE A MODENA
MURANO, FRANCESCO;
2013-01-01
Abstract
Arpa di Luce ideazione, sviluppo musicale e visivo Pietro Pirelli ideazione e sviluppo tecnico Gianpietro Grossi design Francesco Murano sviluppo software interattivo AGON, 2010-2011 (Davide Tiso, Antonello Raggi) Immaginiamo di sfiorare con le dita un fascio di linee di luce, tirate tra gli estremi di un grande spazio architettonico. Ne esce il suono di un’arpa, l’architettura si è trasformata in un grande strumento a corde, la cui musica «è quella preferita dagli dei, perché espressione dell’Armonia delle Sfere Celesti». (Metamorfosi di Ovidio, libro 11) Con quel suono, assieme a Pitagora, volgiamo lo sguardo verso l’alto, scoprendo che il nostro agire musicale produce anche una serie bellissima di accadimenti luminosi. Lambita da oggetti oscillanti, l’arpa è sensibile alle azioni del pubblico. Sentire e vedere coincidono nel medesimo gesto. L’Arpa di Luce è utilizzata da Pietro Pirelli per le sue performance musicali, ma può anche essere suonata dal pubblico. Nel collocarla si vuole trasformare lo stesso ambiente che la contiene in un grande strumento musicale. L’azione sulle corde produce straordinari effetti visivi collegati con naturalezza all’intenzione musicale. Azione sonora e visiva coincidono. Consideriamola un’invenzione, ma anche un’opera d’arte, quando diventa uno straordinario strumento per interpretare poeticamente uno spazio e creare interessanti modalità di interazione con le persone che la “toccano”. Questo contatto avviene direttamente con le mani ma anche attraverso vari oggetti, tra cui un grande pendolo che viene fatto oscillare tra le corde laser. Alla messa a punto tecnica dell’ing. Gianpietro Grossi si è affiancato il lavoro del compositore Pietro Pirelli coaudiuvato sul progetto interattivo da AGON. Oltre alla ricerca dei suoni da attribuire alle corde laser, Pirelli ha studiato il modo di rendere musicalmente varia e interessante la nuova gestualità che si crea e le probabili azioni sullo strumento da parte del pubblico. Sempre via software si è trovato il percorso musicale attorno al moto oscillatorio del pendolo, il cui braccio lambisce le corde dell’Arpa di Luce creando una dolce e ipnotica composizione musicale. E’ relazione fra musica e quel fenomeno fisico oscillatorio che è anche l’origine del suono stesso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.