Leonardo da Vinci asseriva che "Le stanze pichole ravvivan l'ingegno".. quasi una dichiarazione di sfida nella progettazione degli spazi domestici del nostro abitare. L'ispirazione di questo pensiero ha condotto alla ricerca della possibilità di avere nuove scenografie del quotidiano, mettendo a punto una tecnica capace di rendere "sagomabili" e forgiabili le rigide pareti in laterizio che compongono le nostre architetture: l’utilizzo del brevetto sulle murature sagomabili “Modellable Wall” consente infatti di esprimere le potenzialità figurative, luministiche e tattili del materiale laterizio. L’uso di pareti divisorie curve, generalmente realizzate in vetro, cartongesso, o altro materiale sagomabile, è già ampiamente diffuso. Questi materiali permettono però generalmente di ottenere una curvatura singola, ossia la parete è definita dall’estrusione verticale di una curva direttrice orizzontale. Il limite è naturalmente dettato da un lato dalle problematicità tecniche correlate alla messa in opera di una superficie avente curvatura doppia, dall’altro ai requisiti di resistenza meccanica e di isolamento termico/acustico imposti in edilizia alle pareti divisorie e perimetrali. Questi limiti diventano ancora più evidenti se si vuole realizzare la parete con tecniche e materiali tradizionali, come blocchi in laterizio.

Modellable Wall, una nuova muratura curva per uso architettonico

MARTINELLI, LUCA
2013-01-01

Abstract

Leonardo da Vinci asseriva che "Le stanze pichole ravvivan l'ingegno".. quasi una dichiarazione di sfida nella progettazione degli spazi domestici del nostro abitare. L'ispirazione di questo pensiero ha condotto alla ricerca della possibilità di avere nuove scenografie del quotidiano, mettendo a punto una tecnica capace di rendere "sagomabili" e forgiabili le rigide pareti in laterizio che compongono le nostre architetture: l’utilizzo del brevetto sulle murature sagomabili “Modellable Wall” consente infatti di esprimere le potenzialità figurative, luministiche e tattili del materiale laterizio. L’uso di pareti divisorie curve, generalmente realizzate in vetro, cartongesso, o altro materiale sagomabile, è già ampiamente diffuso. Questi materiali permettono però generalmente di ottenere una curvatura singola, ossia la parete è definita dall’estrusione verticale di una curva direttrice orizzontale. Il limite è naturalmente dettato da un lato dalle problematicità tecniche correlate alla messa in opera di una superficie avente curvatura doppia, dall’altro ai requisiti di resistenza meccanica e di isolamento termico/acustico imposti in edilizia alle pareti divisorie e perimetrali. Questi limiti diventano ancora più evidenti se si vuole realizzare la parete con tecniche e materiali tradizionali, come blocchi in laterizio.
2013
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