Questo contributo si basa sulla ricerca condotta dalle autrici presso gli archivi dell’Italconsult e dell’impresa Lodigiani, nell’ambito della ricerca europea ARCHING - ARCHives d'INGenierie européennes (2010-2012) - EU Culture Programme 2007-2013 (partner: InVisu Laboratory CNRS - INHA, Parigi; Dipartimento di Architettura, Università di Firenze; Ecomuseum of Bois-du-Luc, La Louvière, Belgium; Cité de l'architecture et du patrimoine, Parigi; Archmuseum (YEM), Istanbul, Turchia). L’articolo prende in esame i progetti per il salvataggio dei templi di Abu Simbel (Egitto): il progetto francese, il progetto italiano e il progetto effettivamente attuato. Rispetto al tema del rapporto tra patrimonio e progetto, l’esperienza di Abu Simbel costituisce sicuramente uno spartiacque, non solo perché si parla, per la prima volta, di patrimonio dell’umanità, ma anche perché “l’invenzione” progettuale si fa necessaria. Inoltre, emerge la grande rilevanza del rapporto tra il monumento e il suo contesto naturale. In un periodo critico per i grandi progettisti e le grandi imprese - come quello successivo alla ricostruzione postbellica, l’esperienza di Abu Simbel costituisce un banco di prova per la cultura progettuale italiana, rappresentata in particolare dalle figure di Riccardo Morandi, Pietro Gazzola e Gustavo Colonnetti.

Patrimonio e progetto: le alternative di Abu Simbel

PALLINI, CRISTINA;
2014-01-01

Abstract

Questo contributo si basa sulla ricerca condotta dalle autrici presso gli archivi dell’Italconsult e dell’impresa Lodigiani, nell’ambito della ricerca europea ARCHING - ARCHives d'INGenierie européennes (2010-2012) - EU Culture Programme 2007-2013 (partner: InVisu Laboratory CNRS - INHA, Parigi; Dipartimento di Architettura, Università di Firenze; Ecomuseum of Bois-du-Luc, La Louvière, Belgium; Cité de l'architecture et du patrimoine, Parigi; Archmuseum (YEM), Istanbul, Turchia). L’articolo prende in esame i progetti per il salvataggio dei templi di Abu Simbel (Egitto): il progetto francese, il progetto italiano e il progetto effettivamente attuato. Rispetto al tema del rapporto tra patrimonio e progetto, l’esperienza di Abu Simbel costituisce sicuramente uno spartiacque, non solo perché si parla, per la prima volta, di patrimonio dell’umanità, ma anche perché “l’invenzione” progettuale si fa necessaria. Inoltre, emerge la grande rilevanza del rapporto tra il monumento e il suo contesto naturale. In un periodo critico per i grandi progettisti e le grandi imprese - come quello successivo alla ricostruzione postbellica, l’esperienza di Abu Simbel costituisce un banco di prova per la cultura progettuale italiana, rappresentata in particolare dalle figure di Riccardo Morandi, Pietro Gazzola e Gustavo Colonnetti.
2014
progetto monumentale; AbuSimbel; architetti e ingegneri italiani
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