I recenti processi di obsolescenza e abbandono di consistenti brani di tessuto urbano e il parallelo degrado ambientale del paesaggio, hanno sollecitato la ricerca nell’ambito della progettazione architettonica e urbana verso un necessario ripensamento dell’orizzonte di studio e delle tecniche connesse all’interpretazione e al progetto nei contesti contemporanei. Riconoscere le risorse architettoniche, urbane, ambientali implica la necessità all’agire progettuale di muovere dalla domanda di come il tempo si sia inscritto nelle forme costruite, o meglio di come di volta in volta, caso per caso, si manifesti la dinamica tra persistenza e variazione delle morfologie caratteristiche, così come la persistenza della forma architettonica e la sua adattabilità ad accogliere usi che mutano nel tempo, così come la persistenza di figure dell’architettura urbana contrapposta alla cancellazione /demolizione di edifici e tessuti urbani che, in breve e tempo e talvolta drammaticamente, vengono precipitati tra i “territori abbandonati”, in attesa di essere riconfigurati e restituiti alla vita urbana.Il tempo (e la storia) tracciano i caratteri dello sfondo su cui interviene il progetto di architettura e l’assunzione, o meno, di tale sfondo e i modi possibili di decifrarlo sono materia fondativa .E’ in discussione una possibile strategia applicabile ai contesti contemporanei, che si presentano spesso come indecifrabili, perché investiti da processi di obsolescenza che ne cancellano i caratteri o, viceversa, densi di tracce, edifici, figure e materiali urbani. Tale strategia necessita di considerare in una prospettiva di valutazione critica il mutevole orizzonte della ricerca architettonica nel secondo dopoguerra, particolarmente feconda sul versante italiano ed europeo.
Regaining Lost Time: Design and Architectural, Urban and Environmental Resources
VALENTE, ILARIA PAMELA SIMONETTA
2014-01-01
Abstract
I recenti processi di obsolescenza e abbandono di consistenti brani di tessuto urbano e il parallelo degrado ambientale del paesaggio, hanno sollecitato la ricerca nell’ambito della progettazione architettonica e urbana verso un necessario ripensamento dell’orizzonte di studio e delle tecniche connesse all’interpretazione e al progetto nei contesti contemporanei. Riconoscere le risorse architettoniche, urbane, ambientali implica la necessità all’agire progettuale di muovere dalla domanda di come il tempo si sia inscritto nelle forme costruite, o meglio di come di volta in volta, caso per caso, si manifesti la dinamica tra persistenza e variazione delle morfologie caratteristiche, così come la persistenza della forma architettonica e la sua adattabilità ad accogliere usi che mutano nel tempo, così come la persistenza di figure dell’architettura urbana contrapposta alla cancellazione /demolizione di edifici e tessuti urbani che, in breve e tempo e talvolta drammaticamente, vengono precipitati tra i “territori abbandonati”, in attesa di essere riconfigurati e restituiti alla vita urbana.Il tempo (e la storia) tracciano i caratteri dello sfondo su cui interviene il progetto di architettura e l’assunzione, o meno, di tale sfondo e i modi possibili di decifrarlo sono materia fondativa .E’ in discussione una possibile strategia applicabile ai contesti contemporanei, che si presentano spesso come indecifrabili, perché investiti da processi di obsolescenza che ne cancellano i caratteri o, viceversa, densi di tracce, edifici, figure e materiali urbani. Tale strategia necessita di considerare in una prospettiva di valutazione critica il mutevole orizzonte della ricerca architettonica nel secondo dopoguerra, particolarmente feconda sul versante italiano ed europeo.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Cities in transformation.pdf
Accesso riservato
Descrizione: I. Valente, "Regaining lost Time"
:
Publisher’s version
Dimensione
6.07 MB
Formato
Adobe PDF
|
6.07 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.