Per comprendere la natura del progetto di allestimento contemporaneo è necessario superare definitivamente la nozione di campo neutro di autodeterminazione espressivo-formale legato alla sua estemporaneità. L’idea di tempo, intrinsecamente legata alla durata relativa dell’azione espositiva, così come i suoi esiti formali, quasi immancabilmente ricondotti alla fenomenologia dell’effimero, appaiono non più sufficienti a tracciare il profilo di una esperienza che sovrappone molteplici apporti disciplinari, acquisendo da ciascuno linguaggi e tecniche che vengono evocate, interpolate, rappresentate. Questa confluenza di saperi e pratiche può essere mantenuta sotto controllo (e quindi progettata) soltanto attraverso un lavoro di montaggio di un avvenimento spazio-temporale capace di realizzare un’esperienza multi-sensoriale. In questo senso occorre introdurre il concetto di regia del progetto di allestimento, una differente categoria di approccio analitico e formale, capace di ripensare lo statuto di questa disciplina, rivedendone i confini e le metafore, non solo nel contesto della società contemporanea, misurato dall’iperconsumo e dall’ipercomunicazione, ma anche retroattivamente.
La regia dell’allestimento
BORSOTTI, MARCO
2013-01-01
Abstract
Per comprendere la natura del progetto di allestimento contemporaneo è necessario superare definitivamente la nozione di campo neutro di autodeterminazione espressivo-formale legato alla sua estemporaneità. L’idea di tempo, intrinsecamente legata alla durata relativa dell’azione espositiva, così come i suoi esiti formali, quasi immancabilmente ricondotti alla fenomenologia dell’effimero, appaiono non più sufficienti a tracciare il profilo di una esperienza che sovrappone molteplici apporti disciplinari, acquisendo da ciascuno linguaggi e tecniche che vengono evocate, interpolate, rappresentate. Questa confluenza di saperi e pratiche può essere mantenuta sotto controllo (e quindi progettata) soltanto attraverso un lavoro di montaggio di un avvenimento spazio-temporale capace di realizzare un’esperienza multi-sensoriale. In questo senso occorre introdurre il concetto di regia del progetto di allestimento, una differente categoria di approccio analitico e formale, capace di ripensare lo statuto di questa disciplina, rivedendone i confini e le metafore, non solo nel contesto della società contemporanea, misurato dall’iperconsumo e dall’ipercomunicazione, ma anche retroattivamente.File | Dimensione | Formato | |
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