Parlare di partecipazione in ambito di progettazione collettiva dello spazio pubblico necessita di un chiarimento sulle accezioni con cui viene utilizzato il termine. In effetti “partecipare” a un processo di progettazione o pianificazione urbana può al tempo stesso significare “comunicare, rendere noto” oppure “prendere parte”, ovvero da un lato condividere informazioni ed opinioni, dall'altro schierarsi e manifestare la propria opinione, diventando soggetto attivo nell'evento (Ecosfera, 2001). Il progetto Insito (sviluppato a partire dal 2009 da Izmo e testato in un quartiere di Torino) presentato a Roma in occasione della prima Biennale dello Spazio Pubblico ha incontrato l’interesse dei presenti sollevando alcune riflessioni in merito alla posizione intrapresa da Izmo all’interno del binomio conoscenzaazione. Da un lato Izmo ha condotto, con un approccio aperto e creativo alla comunicazione intersoggettiva, una serie di attività volte alla produzione di coscienza locale, dall’altro ha intrapreso, con distacco e professionalità, la fase progettuale di un’area verde. Con questo paper gli autori intendono formare un quadro sinottico delle teorie e pratiche che hanno influenzato il progetto fino a formulare ipotesi in vista di un completo coinvolgimento del cittadino all’interno di un approccio olistico alla progettazione dello spazio pubblico.
Metodi e scelte di partecipazione
SAPORITO, EMANUELA
2011-01-01
Abstract
Parlare di partecipazione in ambito di progettazione collettiva dello spazio pubblico necessita di un chiarimento sulle accezioni con cui viene utilizzato il termine. In effetti “partecipare” a un processo di progettazione o pianificazione urbana può al tempo stesso significare “comunicare, rendere noto” oppure “prendere parte”, ovvero da un lato condividere informazioni ed opinioni, dall'altro schierarsi e manifestare la propria opinione, diventando soggetto attivo nell'evento (Ecosfera, 2001). Il progetto Insito (sviluppato a partire dal 2009 da Izmo e testato in un quartiere di Torino) presentato a Roma in occasione della prima Biennale dello Spazio Pubblico ha incontrato l’interesse dei presenti sollevando alcune riflessioni in merito alla posizione intrapresa da Izmo all’interno del binomio conoscenzaazione. Da un lato Izmo ha condotto, con un approccio aperto e creativo alla comunicazione intersoggettiva, una serie di attività volte alla produzione di coscienza locale, dall’altro ha intrapreso, con distacco e professionalità, la fase progettuale di un’area verde. Con questo paper gli autori intendono formare un quadro sinottico delle teorie e pratiche che hanno influenzato il progetto fino a formulare ipotesi in vista di un completo coinvolgimento del cittadino all’interno di un approccio olistico alla progettazione dello spazio pubblico.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
paper_grella_carlone_saporito-1.pdf
Accesso riservato
:
Post-Print (DRAFT o Author’s Accepted Manuscript-AAM)
Dimensione
926.88 kB
Formato
Adobe PDF
|
926.88 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.