La digitalizzazione tridimensionale di un bene artistico-architettonico rende possibile la creazione di un archivio digitale ad alta risoluzione delle sue caratteristiche topologiche e di conseguenza materico-conservative. Con l’acquisizione di range images1 e l’integrazione del dato visibile o multispettrale in un modello 3D, opportunamente generato, è possibile fornire il supporto necessario alle indagini diagnostiche e di monitoraggio, utili alla manutenzione e al restauro, oltre che la possibilità di indagare attraverso l’analisi della forma, le congruenze stilistiche, formali e storiche del manufatto. La virtualizzazione della geometria porta necessariamente a una maggiore fruibilità e alla valorizzazione del bene in termini di conservazione e conoscenza, grazie alla trasmissibilità nel tempo e all’integrazione delle informazioni raccolte. Questo studio focalizza la sua attenzione sull’applicabilità di un sistema laser a scansione terrestre al rilievo di sculture di media dimensione e la possibilità di generare, tramite mesh poligonali, un modello 3D per la riproducibilità e restituzione solida del manufatto a fini divulgativi. La statua equestre del duca Vespasiano Gonzaga a Sabbioneta può essere presa come esempio applicativo su cui testare metodi e strumenti e valutare il processo di acquisizione e modellazione 3D. In un contesto necessariamente multidisciplinare il rilievo è materia caratterizzata da un doppio compito: da una parte quello analitico, finalizzato a definire la conoscenza del Bene Culturale dal punto di vista geometrico materiale, radiometrico, con analisi dei dissesti e dei degradi atti a descrivere quadri diagnostici dello stato di conservazione, di degrado o di rischio; dall’altra quello metodologico-sperimentale, il cui obiettivo è quello di definire le migliori strategie di intervento in merito alle strumentazioni utilizzabili, alle metodologie di applicazione ed alla ricerca delle forme migliori di rappresentazione, nonché, come ultimo aspetto, la sostenibilità economica funzione delle scelte sui metodi di rappresentazione del rilevato. L’approccio conoscitivo applicato ai metodi di rilievo e di restituzione dei Beni Culturali parte dalla definizione data dall’art. 29 del Codice dei Beni Culturali in cui si afferma che «La conservazione del patrimonio culturale è assicurata mediante una coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro». In questa definizione si considera l’attività di rilievo come un’attività complessa che richiede un approccio globale nella definizione dei modelli di organizzazione, nelle strategie conoscitive e attuative. Questa ricerca ha affrontato il tema della conoscenza della statua equestre di Vespasiano Gonzaga confrontando il dato materiale con il documento 128 storico e la sua memoria. In particolare la scelta di rilevare l’oggetto con un laser scanner terrestre ad alta risoluzione fa sì che il modello tridimensionale costituito dalla semplice nuvola di punti, sia risultato sufficientemente denso da permettere di distinguere e di monitorare con estrema chiarezza particolari e dettagli dell’ordine di qualche millimetro. Il modello tridimensionale che si è creato, partendo da questi punti, ha permesso tutta una serie di analisi e di confronti importanti per definire lo stato dell’opera d’arte. È chiaro che le procedure di rilievo e le relative metodologie offrono oggi un vasto campo applicativo tuttora da investigare. L’altro campo di indagine è stato quello storico. Ogni opera artistica, e la Cavalcata di Sabbioneta non fa eccezione, presenta una ricchezza di contenuti storici e artistici che possono essere colti con l’osservazione diretta, ma anche con quella documentale del contesto artistico e architettonico nella quale essa è inserita. Si è tentato di vagliare ogni testimonianza, scritta e figurata, che è stato possibile reperire. Se si considerano la distruzione dell’archivio di Sabbioneta e la pressoché totale assenza di materiale relativo al gruppo statuario in ogni altra sede di ricerca, non meraviglia che la Cavalcata non sia mai stata argomento di studio approfondito, ad esclusione dei recenti restauri del 2009, successivi a questa ricerca. Tuttavia, questo studio condotto dal gruppo di lavoro del Laboratorio di Rilievo e Fotogrammetria LARIFO del Polo Regionale di Mantova del Politecnico di Milano, ha contribuito a introdurre alcune interessanti novità.
La statua equestre di Vespasiano Gonzaga: la forma digitale a supporto delle conoscenza
FREGONESE, LUIGI;TAFFURELLI, LAURA;
2013-01-01
Abstract
La digitalizzazione tridimensionale di un bene artistico-architettonico rende possibile la creazione di un archivio digitale ad alta risoluzione delle sue caratteristiche topologiche e di conseguenza materico-conservative. Con l’acquisizione di range images1 e l’integrazione del dato visibile o multispettrale in un modello 3D, opportunamente generato, è possibile fornire il supporto necessario alle indagini diagnostiche e di monitoraggio, utili alla manutenzione e al restauro, oltre che la possibilità di indagare attraverso l’analisi della forma, le congruenze stilistiche, formali e storiche del manufatto. La virtualizzazione della geometria porta necessariamente a una maggiore fruibilità e alla valorizzazione del bene in termini di conservazione e conoscenza, grazie alla trasmissibilità nel tempo e all’integrazione delle informazioni raccolte. Questo studio focalizza la sua attenzione sull’applicabilità di un sistema laser a scansione terrestre al rilievo di sculture di media dimensione e la possibilità di generare, tramite mesh poligonali, un modello 3D per la riproducibilità e restituzione solida del manufatto a fini divulgativi. La statua equestre del duca Vespasiano Gonzaga a Sabbioneta può essere presa come esempio applicativo su cui testare metodi e strumenti e valutare il processo di acquisizione e modellazione 3D. In un contesto necessariamente multidisciplinare il rilievo è materia caratterizzata da un doppio compito: da una parte quello analitico, finalizzato a definire la conoscenza del Bene Culturale dal punto di vista geometrico materiale, radiometrico, con analisi dei dissesti e dei degradi atti a descrivere quadri diagnostici dello stato di conservazione, di degrado o di rischio; dall’altra quello metodologico-sperimentale, il cui obiettivo è quello di definire le migliori strategie di intervento in merito alle strumentazioni utilizzabili, alle metodologie di applicazione ed alla ricerca delle forme migliori di rappresentazione, nonché, come ultimo aspetto, la sostenibilità economica funzione delle scelte sui metodi di rappresentazione del rilevato. L’approccio conoscitivo applicato ai metodi di rilievo e di restituzione dei Beni Culturali parte dalla definizione data dall’art. 29 del Codice dei Beni Culturali in cui si afferma che «La conservazione del patrimonio culturale è assicurata mediante una coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro». In questa definizione si considera l’attività di rilievo come un’attività complessa che richiede un approccio globale nella definizione dei modelli di organizzazione, nelle strategie conoscitive e attuative. Questa ricerca ha affrontato il tema della conoscenza della statua equestre di Vespasiano Gonzaga confrontando il dato materiale con il documento 128 storico e la sua memoria. In particolare la scelta di rilevare l’oggetto con un laser scanner terrestre ad alta risoluzione fa sì che il modello tridimensionale costituito dalla semplice nuvola di punti, sia risultato sufficientemente denso da permettere di distinguere e di monitorare con estrema chiarezza particolari e dettagli dell’ordine di qualche millimetro. Il modello tridimensionale che si è creato, partendo da questi punti, ha permesso tutta una serie di analisi e di confronti importanti per definire lo stato dell’opera d’arte. È chiaro che le procedure di rilievo e le relative metodologie offrono oggi un vasto campo applicativo tuttora da investigare. L’altro campo di indagine è stato quello storico. Ogni opera artistica, e la Cavalcata di Sabbioneta non fa eccezione, presenta una ricchezza di contenuti storici e artistici che possono essere colti con l’osservazione diretta, ma anche con quella documentale del contesto artistico e architettonico nella quale essa è inserita. Si è tentato di vagliare ogni testimonianza, scritta e figurata, che è stato possibile reperire. Se si considerano la distruzione dell’archivio di Sabbioneta e la pressoché totale assenza di materiale relativo al gruppo statuario in ogni altra sede di ricerca, non meraviglia che la Cavalcata non sia mai stata argomento di studio approfondito, ad esclusione dei recenti restauri del 2009, successivi a questa ricerca. Tuttavia, questo studio condotto dal gruppo di lavoro del Laboratorio di Rilievo e Fotogrammetria LARIFO del Polo Regionale di Mantova del Politecnico di Milano, ha contribuito a introdurre alcune interessanti novità.File | Dimensione | Formato | |
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