Beni culturali e valorizzazione: temi tanto attuali quanto patrimonio di un sentire profondo dell’architettura, della sua anima e dei suoi valori destinati all’abitare collettivo. Come l’antica anche l’architettura moderna ha contribuito, in straordinari esempi, a costruire questa profondità e, muovendosi nel rispetto della memoria e dei suoi segni, ha costruito il senso delle città e del vivere moderni che dialogano quotidianamente con la storia antica. Si tratta di edifici magistrali, che avvalorano gli spazi della collettività e che, nel loro costruirsi con una ricerca paziente dell’equilibrio tra passato e presente, hanno dato prova di rispettosa attenzione all’uno e all’altro, non rinunciando mai al riconoscimento dei valori di entrambi. Oggi, queste architetture “vigili”, che hanno conservato, tutelato e valorizzato il passato, rischiano di soccombere a logiche non rispettose né della buona architettura né del buon senso. Molti esempi eclatanti ed incompresi, ne sono testimoni e vittime. L’intervento di Libero Cecchini sul settecentesco Palazzo Mosconi, a Verona, promuove una ricostruzione filologica dell’edificio antico distrutto dai bombardamenti bellici del secondo conflitto mondiale e, accanto ad essa, la realizzazione ex novo di spazi direzionali per un importante Istituto Bancario: un’addizione contemporanea, in cui vengono esplorati temi ancora (allora) inediti, legati alla tecnologia del marmo precompresso, del marmo in lastre abbinato a profilati metallici, del calcestruzzo armato. L’addizione dialoga con la memoria storica e, al tempo stesso, dichiara la sua autonomia formale, mediando con maestria il rapporto con il contesto storico cittadino e con quello più intimo dato dal suo stesso sedime: le fondazioni del palazzo sfruttano, infatti, porzioni delle mura romane della città e vengono interpretate nel progetto come quella “materia” vivente che abita, con l’uomo, la spazialità interna. Cultural heritage and valorization: these are contemporary themes, but also deeply rooted in the architectural culture. Also modern architecture has contributed through significant examples to the construction of this depth and, by endorsing memory and its signs, has built the sense of modern cities, which are constantly dialoguing with history. These masterful buildings have validated collective spaces and, through a patient research focused on the balance between past and present, proved to be able to preserve and acknowledge the values of both. These “vigilant” architectures, which have preserved and valorized the past, now are menaced by the logics disrespecting good architecture and good sense, that have been testified by several resounding examples. The intervention by Libero Cecchini on the eighteen-century Palazzo Mosconi in Verona promotes a philological reconstruction of the ancient building, demolished by aerial bombing during WW2, together with the realization of new spaces for an important banking-house. This contemporary addition allowed the exploration of such themes as reinforced concrete and prestressed marble techniques, which were still unknown. The new building dialogues with the historic memory but, at the same time, affirms its own formal autonomy, finely mediating the relationship with both urban context and site, as demonstrated in the palace foundations, partially growing from the Roman walls, interpreted as the “living material” of the interior space.

IL VALORE E IL RUOLO DELL'ARCHITETTURA MODERNA, TRA CONSERVAZIONE, INDIFFERENZA E DISTRUZIONE. IL CASO DI PALAZZO MOSCONI A VERONA (1969-1973)

B. Bogoni;G. Ottaviani
2013-01-01

Abstract

Beni culturali e valorizzazione: temi tanto attuali quanto patrimonio di un sentire profondo dell’architettura, della sua anima e dei suoi valori destinati all’abitare collettivo. Come l’antica anche l’architettura moderna ha contribuito, in straordinari esempi, a costruire questa profondità e, muovendosi nel rispetto della memoria e dei suoi segni, ha costruito il senso delle città e del vivere moderni che dialogano quotidianamente con la storia antica. Si tratta di edifici magistrali, che avvalorano gli spazi della collettività e che, nel loro costruirsi con una ricerca paziente dell’equilibrio tra passato e presente, hanno dato prova di rispettosa attenzione all’uno e all’altro, non rinunciando mai al riconoscimento dei valori di entrambi. Oggi, queste architetture “vigili”, che hanno conservato, tutelato e valorizzato il passato, rischiano di soccombere a logiche non rispettose né della buona architettura né del buon senso. Molti esempi eclatanti ed incompresi, ne sono testimoni e vittime. L’intervento di Libero Cecchini sul settecentesco Palazzo Mosconi, a Verona, promuove una ricostruzione filologica dell’edificio antico distrutto dai bombardamenti bellici del secondo conflitto mondiale e, accanto ad essa, la realizzazione ex novo di spazi direzionali per un importante Istituto Bancario: un’addizione contemporanea, in cui vengono esplorati temi ancora (allora) inediti, legati alla tecnologia del marmo precompresso, del marmo in lastre abbinato a profilati metallici, del calcestruzzo armato. L’addizione dialoga con la memoria storica e, al tempo stesso, dichiara la sua autonomia formale, mediando con maestria il rapporto con il contesto storico cittadino e con quello più intimo dato dal suo stesso sedime: le fondazioni del palazzo sfruttano, infatti, porzioni delle mura romane della città e vengono interpretate nel progetto come quella “materia” vivente che abita, con l’uomo, la spazialità interna. Cultural heritage and valorization: these are contemporary themes, but also deeply rooted in the architectural culture. Also modern architecture has contributed through significant examples to the construction of this depth and, by endorsing memory and its signs, has built the sense of modern cities, which are constantly dialoguing with history. These masterful buildings have validated collective spaces and, through a patient research focused on the balance between past and present, proved to be able to preserve and acknowledge the values of both. These “vigilant” architectures, which have preserved and valorized the past, now are menaced by the logics disrespecting good architecture and good sense, that have been testified by several resounding examples. The intervention by Libero Cecchini on the eighteen-century Palazzo Mosconi in Verona promotes a philological reconstruction of the ancient building, demolished by aerial bombing during WW2, together with the realization of new spaces for an important banking-house. This contemporary addition allowed the exploration of such themes as reinforced concrete and prestressed marble techniques, which were still unknown. The new building dialogues with the historic memory but, at the same time, affirms its own formal autonomy, finely mediating the relationship with both urban context and site, as demonstrated in the palace foundations, partially growing from the Roman walls, interpreted as the “living material” of the interior space.
2013
Strategie e Programmazione della Conservazione e TRasmissibilità del Patrimonio Culturale
9788890915888
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