Nel contesto dell’architettura italiana degli ultimi decenni, a fronte del manifestarsi di quella che l'economista britannica Susan Strange ha definito «crisi dello stato e dispersione del potere», la committenza legata al settore imprenditoriale ha assunto un ruolo strategico nella costruzione della città e nella valorizzazione del territorio, attraverso processi di sviluppo e di riconfigurazione fisica e tecnica che hanno indotto la ricerca progettuale verso l’offerta di nuove attività e servizi. Analogamente ad altri settori, in forma amplificata, la costruzione dei luoghi produttivi risulta coinvolta da un progressivo e duplice processo di razionalizzazione e complessificazione: a fronte di una committenza caratterizzata da programmi impostati su logiche di massima produttività e da necessarie frammentazioni del lavoro, esito di sistemi operativi «a rete», il progetto si trova ad incorporare modelli organizzativi di tipo «sistemico» orientati a una maggiore articolazione delle competenze e all’interazione disciplinare. In tal senso il progetto di architettura può essere interpretato come «metafora della produzione», configurando approcci molteplici e diversificati, perseguendo azioni di tipo critico e scientifico.
Casa della Ricerca: architettura e tecnologia del Centro Ricerche Chiesi
VETTORI, MARIA PILAR
2012-01-01
Abstract
Nel contesto dell’architettura italiana degli ultimi decenni, a fronte del manifestarsi di quella che l'economista britannica Susan Strange ha definito «crisi dello stato e dispersione del potere», la committenza legata al settore imprenditoriale ha assunto un ruolo strategico nella costruzione della città e nella valorizzazione del territorio, attraverso processi di sviluppo e di riconfigurazione fisica e tecnica che hanno indotto la ricerca progettuale verso l’offerta di nuove attività e servizi. Analogamente ad altri settori, in forma amplificata, la costruzione dei luoghi produttivi risulta coinvolta da un progressivo e duplice processo di razionalizzazione e complessificazione: a fronte di una committenza caratterizzata da programmi impostati su logiche di massima produttività e da necessarie frammentazioni del lavoro, esito di sistemi operativi «a rete», il progetto si trova ad incorporare modelli organizzativi di tipo «sistemico» orientati a una maggiore articolazione delle competenze e all’interazione disciplinare. In tal senso il progetto di architettura può essere interpretato come «metafora della produzione», configurando approcci molteplici e diversificati, perseguendo azioni di tipo critico e scientifico.File | Dimensione | Formato | |
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