Il contributo, attraverso un processo di analisi del tema dell’abitare, si focalizza sull’individuazione di strategie di adattamento, messe in atto da diversi attori nei territori al confine tra Milano e comuni limitrofi, per far fronte ai cambiamenti del contesto di riferimento indotto dalla crisi economica globale, quali: l'uso e il riuso di spazi ed edifici dismessi, la risignificazione di porzioni di territorio destinate all’agricoltura periurbana, l'ibridazione e la contaminazione tra pratiche abitative, politiche e pratiche innovative di mobilità. In questo contesto, si ritiene che i territori individuati siano particolarmente interessanti come caso studio per l'osservazione delle strategie delineate. Da tempo essi risultano, infatti, interessati da un cambiamento delle logiche insediative dovuto alla ridefinizione del rapporto città-periferia e città-campagna, risentendo in modo particolarmente incisivo degli effetti dovuti alla crisi economica globale. La ricerca, pertanto, è finalizzata a comprendere come i cambiamenti pongano le basi per una trasformazione del sistema, oppure un rafforzino quei valori che la crisi mette in discussione; quali risorse (in termini di capitale sociale, dispositivi spaziali, servizi esistenti) emergono dal territorio e come queste possono essere utilizzate per ripensarne criticamente lo sviluppo? Come emerge dalla ricerca, le caratteristiche strutturali dei territori oggetto di studio (ammasso di pluralità di materiali eterogenei, compresenza di materiali urbani a diverse scale, principio insediativo per isole, spazio aperto plurale, frammentazione e discontinuità) li rendono un campo privilegiato per individuare sia gli effetti spaziali della crisi, sia le trasformazioni delle relazioni socio-economiche prodotte dalla crisi stessa, ad esempio, delle scelte localizzative di attività produttive, o della ricerca di rapporti di prossimità tra le abitazioni e i servizi. Risorse quali il riuso di edifici dismessi, terreni agricoli ancora produttivi, ambiti residenziali privi di congestione, ricche reti di collegamenti locali, potrebbero offrire nuove occasioni per reperire qualità ecologiche del vivere urbano, in una relazione di prossimità e interconnessione con la città compatta. La ricerca, pertanto, si è articolata in tre macro-ambiti di indagine: l'abitare in isole identitarie (esclusive e “segregative”), i luoghi della risignificazione (nuovi “spazi relazionali” e comunità di pratiche), e pratiche di mobilità. Sono stati utilizzati differenti strumenti di indagine, tra cui un’analisi cartografica e bibliografica finalizzata a comprendere i cambiamenti dell’assetto generale di questi territori, oltre alla costruzione di “microstorie” attraverso sopralluoghi e interviste semi-strutturate a differenti attori, volte ad un’osservazione diretta del territorio, delle popolazioni che lo abitano e delle istanze/domande di cui esse si fanno portatrici.
Abitare la crisi nei territori tra Milano e comuni di prima cintura
BUOLI, ALICE;MATTIOLI, CRISTIANA;MINUCCI, GUIDO;ROMANATO, MATTEO GIUSEPPE;TREVILLE, ALDO;VENDEMMIA, BRUNA
2012-01-01
Abstract
Il contributo, attraverso un processo di analisi del tema dell’abitare, si focalizza sull’individuazione di strategie di adattamento, messe in atto da diversi attori nei territori al confine tra Milano e comuni limitrofi, per far fronte ai cambiamenti del contesto di riferimento indotto dalla crisi economica globale, quali: l'uso e il riuso di spazi ed edifici dismessi, la risignificazione di porzioni di territorio destinate all’agricoltura periurbana, l'ibridazione e la contaminazione tra pratiche abitative, politiche e pratiche innovative di mobilità. In questo contesto, si ritiene che i territori individuati siano particolarmente interessanti come caso studio per l'osservazione delle strategie delineate. Da tempo essi risultano, infatti, interessati da un cambiamento delle logiche insediative dovuto alla ridefinizione del rapporto città-periferia e città-campagna, risentendo in modo particolarmente incisivo degli effetti dovuti alla crisi economica globale. La ricerca, pertanto, è finalizzata a comprendere come i cambiamenti pongano le basi per una trasformazione del sistema, oppure un rafforzino quei valori che la crisi mette in discussione; quali risorse (in termini di capitale sociale, dispositivi spaziali, servizi esistenti) emergono dal territorio e come queste possono essere utilizzate per ripensarne criticamente lo sviluppo? Come emerge dalla ricerca, le caratteristiche strutturali dei territori oggetto di studio (ammasso di pluralità di materiali eterogenei, compresenza di materiali urbani a diverse scale, principio insediativo per isole, spazio aperto plurale, frammentazione e discontinuità) li rendono un campo privilegiato per individuare sia gli effetti spaziali della crisi, sia le trasformazioni delle relazioni socio-economiche prodotte dalla crisi stessa, ad esempio, delle scelte localizzative di attività produttive, o della ricerca di rapporti di prossimità tra le abitazioni e i servizi. Risorse quali il riuso di edifici dismessi, terreni agricoli ancora produttivi, ambiti residenziali privi di congestione, ricche reti di collegamenti locali, potrebbero offrire nuove occasioni per reperire qualità ecologiche del vivere urbano, in una relazione di prossimità e interconnessione con la città compatta. La ricerca, pertanto, si è articolata in tre macro-ambiti di indagine: l'abitare in isole identitarie (esclusive e “segregative”), i luoghi della risignificazione (nuovi “spazi relazionali” e comunità di pratiche), e pratiche di mobilità. Sono stati utilizzati differenti strumenti di indagine, tra cui un’analisi cartografica e bibliografica finalizzata a comprendere i cambiamenti dell’assetto generale di questi territori, oltre alla costruzione di “microstorie” attraverso sopralluoghi e interviste semi-strutturate a differenti attori, volte ad un’osservazione diretta del territorio, delle popolazioni che lo abitano e delle istanze/domande di cui esse si fanno portatrici.File | Dimensione | Formato | |
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