Abitando gli spazi di molte delle nostre città ci accorgiamo che essi non sono più soltanto descrivibili secondo le loro caratteristiche morfologiche, materiche e distributive, ma si è generata una nuova condizione, eterogenea, trasversale, multidisciplinare, dispersa, introflessa e spesso anche immateriale, alla quale corrispondono usi specialistici, sistemi percettivi, reti di informazioni, piattaforme comunicative, ecc. dimensioni tutte contenute nell’architettura, ma che difficilmente fanno parte dei codici lessicali dell’architetto.
Habitat Scenografiaci
SALVADEO, PIERLUIGI
2013-01-01
Abstract
Abitando gli spazi di molte delle nostre città ci accorgiamo che essi non sono più soltanto descrivibili secondo le loro caratteristiche morfologiche, materiche e distributive, ma si è generata una nuova condizione, eterogenea, trasversale, multidisciplinare, dispersa, introflessa e spesso anche immateriale, alla quale corrispondono usi specialistici, sistemi percettivi, reti di informazioni, piattaforme comunicative, ecc. dimensioni tutte contenute nell’architettura, ma che difficilmente fanno parte dei codici lessicali dell’architetto.File in questo prodotto:
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