Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (art. 2 comma 4) stabilisce che i beni del patrimonio culturale di appartenenza pubblica sono destinati alla fruizione della collettività. Interrogarsi intorno agli strumenti e alle tecniche per la fruizione del patrimonio significa operare processi di valorizzazione; questa infatti consiste, tra l’altro, nel promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e nell’assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso. Musei, raccolte museali, aree e parchi archeologici pongono oggi il tema della fruizione in maniera complessa e diversificata. Da una parte occorre ottimizzare l’impiego di mezzi e sistemi di comunicazione, sempre più raffinati, alle molteplici esigenze di un’utenza ampia e variegata, dall’altra trovare la miglior compatibilità tra le istanze di conservazione dei beni e le esigenze dell’utenza. Il volume raccoglie gli atti della Giornata di Studi intitolata “Comunicare i Beni Archeologici” tenutasi a Gallarate nel marzo del 2010 durante la quale funzionari degli enti di tutela e gestione del patrimonio, operatori museali, professionisti e ricercatori hanno messo a confronto le proprie esperienze per la fruizione dei beni archeologici con il comune obiettivo di una sempre più efficace trasmissione della conoscenza del patrimonio.

Comunicare i beni archeologici

SCALTRITTI, MATTEO
2012-01-01

Abstract

Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (art. 2 comma 4) stabilisce che i beni del patrimonio culturale di appartenenza pubblica sono destinati alla fruizione della collettività. Interrogarsi intorno agli strumenti e alle tecniche per la fruizione del patrimonio significa operare processi di valorizzazione; questa infatti consiste, tra l’altro, nel promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e nell’assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso. Musei, raccolte museali, aree e parchi archeologici pongono oggi il tema della fruizione in maniera complessa e diversificata. Da una parte occorre ottimizzare l’impiego di mezzi e sistemi di comunicazione, sempre più raffinati, alle molteplici esigenze di un’utenza ampia e variegata, dall’altra trovare la miglior compatibilità tra le istanze di conservazione dei beni e le esigenze dell’utenza. Il volume raccoglie gli atti della Giornata di Studi intitolata “Comunicare i Beni Archeologici” tenutasi a Gallarate nel marzo del 2010 durante la quale funzionari degli enti di tutela e gestione del patrimonio, operatori museali, professionisti e ricercatori hanno messo a confronto le proprie esperienze per la fruizione dei beni archeologici con il comune obiettivo di una sempre più efficace trasmissione della conoscenza del patrimonio.
2012
Franco Angeli
978885684990
Archeologia; beni archeologici; comunicazione; fruizione
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