Il concorso prevedeva di insediare la nuova biblioteca centrale di Monza nell’ex caserma “San Paolo” (antico convento fortemente trasformato nel corso dei secoli). Oltre a restaurare le facciate in modo filologico il progetto intende conferire monumentalità al complesso edilizio, per consentirgli di misurarsi “a scala urbana” con gli altri edifici pubblici circostanti (l’Arengario, il Duomo e il Municipio), e al contempo superare il problema dell’inadeguatezza tipologica e dimensionale degli spazi interni esistenti. A tal fine si propone di sormontare una parte del complesso edilizio con un volume di nuova realizzazione, di forma irregolare, con un rivestimento in lastre microforate di alluminio di colore bianco, che lo distingua nettamente dall’edificio storico e ne smaterializzi visivamente la massa. Il nuovo volume posto sulla corte interna crea una sorta di piazza coperta (la “Piazza dell’Informazione”), e consente di realizzare il Settore a scaffale aperto su unico livello e come un grande open space, creando inoltre una nuova piazza all’aperto all’ultimo piano. Al piano terra dell’edificio vi saranno le sezioni tematiche, l’area riviste e giornali, lo spazio adolescenti e giovani adulti, la caffetteria, l’auditorium e un giardino. Al primo piano vi sono le sale per la didattica, la mediateca, la sala per le esposizioni temporanee, il Reference, gli uffici. Quest’articolazione consente di ottimizzare gli spazi in funzione dell’attività prevista, consentendo di aprire le varie aree anche separatamente l’una dall’altra, con la massima flessibilità e la massima permeabilità dell’atrio, accessibile sia dalla Piazza San Paolo sia dalla via Zucchi.
Progetto per la nuova biblioteca centrale di Monza nell'ex Caserma "San Paolo"
MUSCOGIURI, MARCO;
2012-01-01
Abstract
Il concorso prevedeva di insediare la nuova biblioteca centrale di Monza nell’ex caserma “San Paolo” (antico convento fortemente trasformato nel corso dei secoli). Oltre a restaurare le facciate in modo filologico il progetto intende conferire monumentalità al complesso edilizio, per consentirgli di misurarsi “a scala urbana” con gli altri edifici pubblici circostanti (l’Arengario, il Duomo e il Municipio), e al contempo superare il problema dell’inadeguatezza tipologica e dimensionale degli spazi interni esistenti. A tal fine si propone di sormontare una parte del complesso edilizio con un volume di nuova realizzazione, di forma irregolare, con un rivestimento in lastre microforate di alluminio di colore bianco, che lo distingua nettamente dall’edificio storico e ne smaterializzi visivamente la massa. Il nuovo volume posto sulla corte interna crea una sorta di piazza coperta (la “Piazza dell’Informazione”), e consente di realizzare il Settore a scaffale aperto su unico livello e come un grande open space, creando inoltre una nuova piazza all’aperto all’ultimo piano. Al piano terra dell’edificio vi saranno le sezioni tematiche, l’area riviste e giornali, lo spazio adolescenti e giovani adulti, la caffetteria, l’auditorium e un giardino. Al primo piano vi sono le sale per la didattica, la mediateca, la sala per le esposizioni temporanee, il Reference, gli uffici. Quest’articolazione consente di ottimizzare gli spazi in funzione dell’attività prevista, consentendo di aprire le varie aree anche separatamente l’una dall’altra, con la massima flessibilità e la massima permeabilità dell’atrio, accessibile sia dalla Piazza San Paolo sia dalla via Zucchi.File | Dimensione | Formato | |
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