Proprietari e gestori immobiliari devono assumere sempre più frequentemente decisioni (manutenzione / restauro / riqualificazione / riuso / dismissione / alienazione) su porzioni estese del proprio patrimonio edilizio, la cui età ha raggiunto o è prossima alla soglia comunemente definita di decadimento generale (40 anni). La valutazione delle condizioni tecnico-prestazionale degli edifici diviene, quindi, una condizione necessaria per impostare corrette strategie di intervento, in coerenza con gli obiettivi generali dell’ente proprietario. Le attività prediagnostiche permettono di acquisire un livello di conoscenza adeguato a questa fase di programmazione, richiedono, però, il supporto di metodologie, tecniche e strumenti, per rendere esplicite, comunicabili e verificabili sia le modalità di acquisizione ed elaborazione delle informazioni che la definizione del giudizio. A tal fine sono state sviluppate presso il Politecnico di Milano alcune metodologie di valutazione prestazionale degli edifici, con obiettivi diversi. La “Scheda di autovalutazione per la Prevenzione di rischio di crollo nei fabbricati residenziali”, messa a punto con un lavoro congiunto con il settore Protezione civile della Regione Lombardia, costituisce una guida alla individuazione dei possibili “sintomi”, che possono segnalare una condizione di rischio dell’edificio, da sottoporre a successivi approfondimenti. Il “MAPP - Metodo per le Attività Prediagnostiche a Punteggio”, supporta l’osservazione e la valutazione delle prestazioni di sicurezza, fruibilità e benessere e le condizioni di degrado/guasti, facendo emergere gli ambiti di principale criticità e la situazione complessiva dell’edificio. Gli esiti del MAPP permettono: la selezione degli edifici su cui intervenire in fase di programmazione degli interventi; la definizione del tipo di intervento da attuare; la verificare di decisioni programmatorie già assunte; la definizione degli obiettivi dell’intervento e/o di eventuali approfondimenti diagnostici necessari; l’elaborazione del Documento Preliminare alla Progettazione (o brief di progetto), la valutazione di compatibilità a variazioni di destinazioni d’uso (riuso).
Strumenti di valutazione prestazionale degli edifici
FIANCHINI, MARIA
2013-01-01
Abstract
Proprietari e gestori immobiliari devono assumere sempre più frequentemente decisioni (manutenzione / restauro / riqualificazione / riuso / dismissione / alienazione) su porzioni estese del proprio patrimonio edilizio, la cui età ha raggiunto o è prossima alla soglia comunemente definita di decadimento generale (40 anni). La valutazione delle condizioni tecnico-prestazionale degli edifici diviene, quindi, una condizione necessaria per impostare corrette strategie di intervento, in coerenza con gli obiettivi generali dell’ente proprietario. Le attività prediagnostiche permettono di acquisire un livello di conoscenza adeguato a questa fase di programmazione, richiedono, però, il supporto di metodologie, tecniche e strumenti, per rendere esplicite, comunicabili e verificabili sia le modalità di acquisizione ed elaborazione delle informazioni che la definizione del giudizio. A tal fine sono state sviluppate presso il Politecnico di Milano alcune metodologie di valutazione prestazionale degli edifici, con obiettivi diversi. La “Scheda di autovalutazione per la Prevenzione di rischio di crollo nei fabbricati residenziali”, messa a punto con un lavoro congiunto con il settore Protezione civile della Regione Lombardia, costituisce una guida alla individuazione dei possibili “sintomi”, che possono segnalare una condizione di rischio dell’edificio, da sottoporre a successivi approfondimenti. Il “MAPP - Metodo per le Attività Prediagnostiche a Punteggio”, supporta l’osservazione e la valutazione delle prestazioni di sicurezza, fruibilità e benessere e le condizioni di degrado/guasti, facendo emergere gli ambiti di principale criticità e la situazione complessiva dell’edificio. Gli esiti del MAPP permettono: la selezione degli edifici su cui intervenire in fase di programmazione degli interventi; la definizione del tipo di intervento da attuare; la verificare di decisioni programmatorie già assunte; la definizione degli obiettivi dell’intervento e/o di eventuali approfondimenti diagnostici necessari; l’elaborazione del Documento Preliminare alla Progettazione (o brief di progetto), la valutazione di compatibilità a variazioni di destinazioni d’uso (riuso).File | Dimensione | Formato | |
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