Design di sistema per le istituzioni culturali descrive e teorizza la possibilità che i musei hanno di costruire relazioni empatiche con i propri visitatori. Questo processo viene letto come un dispositivo etico fondato su valori di rispetto per chi entra in contatto con l’istituzione culturale. Si propongono, da una parte, i ragionamenti sulle motivazioni che spingono l’individuo alla visita di un museo e, dall’altra, quelli sul ruolo di motore per la crescita psichica delle persone che l’istituzione culturale può assumere. L’intera indagine e i casi studio analizzati (Macro di Roma, Galata Museo del mare di Genova, Scavi di Pompei) si concentrano su quei progetti realizzati nei quali i musei mettono al centro il territorio che li accoglie, l’identità condivisibile o l’esperienza della visita stessa, agendo attraverso il progetto architettonico, il progetto della comunicazione, il progetto dei percorsi espositivi emozionali, fondati sulla percezione. Attraverso molte fotografie originali scattate dall’autrice sono illustrati numerosi esempi concreti di utilizzo consapevole della comunicazione multimodale e sinestesica, della percezione intuitiva, della cultura emotiva, per creare una relazione empatica tra istituzione culturale e pubblico. Il libro documenta anche alcune tra le più evidenti mancanze di cura e macroscopiche negligenze, che possono provocare un effetto di repulsione da parte del visitatore.
Design di sistema per le istituzioni culturali. Il museo empatico.
VITALE, GIOVANNA
2013-01-01
Abstract
Design di sistema per le istituzioni culturali descrive e teorizza la possibilità che i musei hanno di costruire relazioni empatiche con i propri visitatori. Questo processo viene letto come un dispositivo etico fondato su valori di rispetto per chi entra in contatto con l’istituzione culturale. Si propongono, da una parte, i ragionamenti sulle motivazioni che spingono l’individuo alla visita di un museo e, dall’altra, quelli sul ruolo di motore per la crescita psichica delle persone che l’istituzione culturale può assumere. L’intera indagine e i casi studio analizzati (Macro di Roma, Galata Museo del mare di Genova, Scavi di Pompei) si concentrano su quei progetti realizzati nei quali i musei mettono al centro il territorio che li accoglie, l’identità condivisibile o l’esperienza della visita stessa, agendo attraverso il progetto architettonico, il progetto della comunicazione, il progetto dei percorsi espositivi emozionali, fondati sulla percezione. Attraverso molte fotografie originali scattate dall’autrice sono illustrati numerosi esempi concreti di utilizzo consapevole della comunicazione multimodale e sinestesica, della percezione intuitiva, della cultura emotiva, per creare una relazione empatica tra istituzione culturale e pubblico. Il libro documenta anche alcune tra le più evidenti mancanze di cura e macroscopiche negligenze, che possono provocare un effetto di repulsione da parte del visitatore.File | Dimensione | Formato | |
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