L’articolo si propone di fornire un quadro organico dell’attività degli artisti della famiglia Scotti di Laino: attraverso una ricostruzione bibliografica e approfondimenti archivistici non solo si precisano le opere realizzate dai diversi artisti in Italia, Germania, Repubblica Ceca e Russia ma si individuano anche i principali dati biografici dei vari membri evidenziando le strategie familiari e le relazioni professionali, soprattutto con altre maestranze intelvesi. Vengono così delineate le vicende e le carriere di dodici artisti, uno stuccatore, un architetto e ben dieci pittori, nell’arco di cinque generazioni comprese fra il XVII ed il XIX secolo. La ricerca permette di fare chiarezza sulle diverse figure, superando errate interpretazioni ereditate dalla storiografia locale, e di sciogliere alcune questioni attributive ma consente anche di segnalare importanti precisazioni sulla loro attività e alcune opere inedite. Risultano particolarmente significative in questo senso la ricostruzione di un primo nucleo di opere di Giacomo Scotti, le indicazioni di nuove tracce di ricerca per l’attività di Giovanni Pietro Scotti a Praga, Brescia e a Torino e di Giosuè Scotti a Bergamo, Milano e Bellagio, l’individuazione di un’opera inedita del pittore Bartolomeo Scotti a Manerba del Garda, la ridefinizione del corpus di opere di Carlo Scotti, con l’aggiunta di opere giovanili a Bovegno e Villa Carcina.
Gli Scotti di Laino: precisazioni e nuove acquisizioni
LEONI, MARCO
2011-01-01
Abstract
L’articolo si propone di fornire un quadro organico dell’attività degli artisti della famiglia Scotti di Laino: attraverso una ricostruzione bibliografica e approfondimenti archivistici non solo si precisano le opere realizzate dai diversi artisti in Italia, Germania, Repubblica Ceca e Russia ma si individuano anche i principali dati biografici dei vari membri evidenziando le strategie familiari e le relazioni professionali, soprattutto con altre maestranze intelvesi. Vengono così delineate le vicende e le carriere di dodici artisti, uno stuccatore, un architetto e ben dieci pittori, nell’arco di cinque generazioni comprese fra il XVII ed il XIX secolo. La ricerca permette di fare chiarezza sulle diverse figure, superando errate interpretazioni ereditate dalla storiografia locale, e di sciogliere alcune questioni attributive ma consente anche di segnalare importanti precisazioni sulla loro attività e alcune opere inedite. Risultano particolarmente significative in questo senso la ricostruzione di un primo nucleo di opere di Giacomo Scotti, le indicazioni di nuove tracce di ricerca per l’attività di Giovanni Pietro Scotti a Praga, Brescia e a Torino e di Giosuè Scotti a Bergamo, Milano e Bellagio, l’individuazione di un’opera inedita del pittore Bartolomeo Scotti a Manerba del Garda, la ridefinizione del corpus di opere di Carlo Scotti, con l’aggiunta di opere giovanili a Bovegno e Villa Carcina.File | Dimensione | Formato | |
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