Ho viaggiato fra misteriose e disparate associazioni. Un’astratta costellazione di icone delineate con veloci tratti di penna è il risultato. Schizzi, sovrapposti a un sottofondo cromatico significativo richiamano i temi propedeutici all’atto della progettazione. Non è univoca la lettura dei simboli, e non lo è la loro presenza nella composizione del disegno. Lasciamo l’osservatore libero di interpretare gli elementi di mondi immaginari, e che questi lo conducano verso l’allegoria e la metafora. Consapevolmente o inconsapevolmente l’ironico gioco della memoria orienta lo sguardo oltre l’orizzonte, aldilà della già evidente complessità. Molteplici possibili interpretazioni vengono offerte a chi legge da questo mio lavoro. Per me è un invito all’attento lettore, a diventare partecipe e attivo del progetto stesso. Non sarà spiegato l’enigma, nessun aiuto sarà offerto per risolvere il rebus del disegno. Il taccuino trasmette solo meraviglia, la mia, di fronte all’invenzione della progettazione. Stupore e fascino sono il persistente filo conduttore, guide discrete che accompagnano il visitatore fra le pagine ad incontrare la tenace attenzione verso un arcano equilibrio, fragile misura costantemente re-inventata di cui l’uomo è il protagonista. Nel suo errare dentro un percorso concettuale affronta i legami fra proporzione e dimensione cercando l’equilibrio, nascosto nei simboli di una serie infinita di mondi architettonici. Dove potrà smarrirsi, o riconoscersi nelle icone della propria storia.
David Palterer notebook
PALTERER, DAVID
2005-01-01
Abstract
Ho viaggiato fra misteriose e disparate associazioni. Un’astratta costellazione di icone delineate con veloci tratti di penna è il risultato. Schizzi, sovrapposti a un sottofondo cromatico significativo richiamano i temi propedeutici all’atto della progettazione. Non è univoca la lettura dei simboli, e non lo è la loro presenza nella composizione del disegno. Lasciamo l’osservatore libero di interpretare gli elementi di mondi immaginari, e che questi lo conducano verso l’allegoria e la metafora. Consapevolmente o inconsapevolmente l’ironico gioco della memoria orienta lo sguardo oltre l’orizzonte, aldilà della già evidente complessità. Molteplici possibili interpretazioni vengono offerte a chi legge da questo mio lavoro. Per me è un invito all’attento lettore, a diventare partecipe e attivo del progetto stesso. Non sarà spiegato l’enigma, nessun aiuto sarà offerto per risolvere il rebus del disegno. Il taccuino trasmette solo meraviglia, la mia, di fronte all’invenzione della progettazione. Stupore e fascino sono il persistente filo conduttore, guide discrete che accompagnano il visitatore fra le pagine ad incontrare la tenace attenzione verso un arcano equilibrio, fragile misura costantemente re-inventata di cui l’uomo è il protagonista. Nel suo errare dentro un percorso concettuale affronta i legami fra proporzione e dimensione cercando l’equilibrio, nascosto nei simboli di una serie infinita di mondi architettonici. Dove potrà smarrirsi, o riconoscersi nelle icone della propria storia.File | Dimensione | Formato | |
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