Il volume, frutto prevalente delle ricerche e delle ricostruzioni dell'autrice, rappresenta la prima approfondita ricostruzione storico-critica dell’artista tardo impressionista, fra i protagonisti delle prime edizioni della Biennale di Venezia. I due saggi costituiscono un unico percorso di rivalutazione storicocritica di Tito passato dalla raffigurazione realistica e di genere di carattere favrettiano negli anni ’80 dell’Ottocento alla interpretazione veloce e virtuosa della realtà interpretata da pennellate veloci e vitalistiche. La Venezia folkloristica di Tito non è affatto didascalica, già presaga di sviluppi espressivi di spiccata individualità unita alla capacità di recepire aggiornati influssi d’oltralpe, di tagli efficaci, fotografici e istantanei, alla maniera espressiva internazionale dei pittori tardoimpressionisti che frequentano la laguna in anni di transizione fra Otto e Novecento. Sono qui indagate le relazioni internazionali di Tito che i documenti d’archivio, lo spoglio delle riviste e delle corrispondenze intrecciate con amici e critici del tempo restituiscono in un quadro di amicizie e di tendenze stilistiche internazionali. Le sue dimore arredate e progettate per accogliere la vita moderna della famiglia Tito e i suoi ospiti internazionali delle Biennali sono state considerate come una fonte complessa ed eloquente di primaria importanza per restituire l’artista.
Il grande seduttore. Percorso artistico di Ettore Tito, e Armonie degli spazi nelle dimore e nelle decorazioni parietali di Ettore Tito
MAZZANTI, ANNA
1998-01-01
Abstract
Il volume, frutto prevalente delle ricerche e delle ricostruzioni dell'autrice, rappresenta la prima approfondita ricostruzione storico-critica dell’artista tardo impressionista, fra i protagonisti delle prime edizioni della Biennale di Venezia. I due saggi costituiscono un unico percorso di rivalutazione storicocritica di Tito passato dalla raffigurazione realistica e di genere di carattere favrettiano negli anni ’80 dell’Ottocento alla interpretazione veloce e virtuosa della realtà interpretata da pennellate veloci e vitalistiche. La Venezia folkloristica di Tito non è affatto didascalica, già presaga di sviluppi espressivi di spiccata individualità unita alla capacità di recepire aggiornati influssi d’oltralpe, di tagli efficaci, fotografici e istantanei, alla maniera espressiva internazionale dei pittori tardoimpressionisti che frequentano la laguna in anni di transizione fra Otto e Novecento. Sono qui indagate le relazioni internazionali di Tito che i documenti d’archivio, lo spoglio delle riviste e delle corrispondenze intrecciate con amici e critici del tempo restituiscono in un quadro di amicizie e di tendenze stilistiche internazionali. Le sue dimore arredate e progettate per accogliere la vita moderna della famiglia Tito e i suoi ospiti internazionali delle Biennali sono state considerate come una fonte complessa ed eloquente di primaria importanza per restituire l’artista.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.