Il saggio affronta la questione della trasformazione degli scali abbandonati dal punto di vista dell'architettura del paesaggio. In queste aree, ciò che il progetto si trova ad affrontare non è il vuoto (la perdita di ruolo, di funzione e di forma) bensì un insieme di elementi al quale è possibile e insieme necessario ridare figura ed espressione di forma attraverso un nuovo progetto. La prima riflessione si appunta sulle ragioni dello slittamento concettuale - dalla città verso il paesaggio - che caratterizza il dibattito su questi luoghi, a Milano e a livello generale. Dopo aver discusso gli approcci più consolidati, riprendendo i concetti di "terrain vague" e di "cura", il saggio mostra una linea di lavoro possibile nell'ambito delle discipline del paesaggio.
Luoghi abbandonati. La costruzione del paesaggio
PROTASONI, SARA
2012-01-01
Abstract
Il saggio affronta la questione della trasformazione degli scali abbandonati dal punto di vista dell'architettura del paesaggio. In queste aree, ciò che il progetto si trova ad affrontare non è il vuoto (la perdita di ruolo, di funzione e di forma) bensì un insieme di elementi al quale è possibile e insieme necessario ridare figura ed espressione di forma attraverso un nuovo progetto. La prima riflessione si appunta sulle ragioni dello slittamento concettuale - dalla città verso il paesaggio - che caratterizza il dibattito su questi luoghi, a Milano e a livello generale. Dopo aver discusso gli approcci più consolidati, riprendendo i concetti di "terrain vague" e di "cura", il saggio mostra una linea di lavoro possibile nell'ambito delle discipline del paesaggio.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Scali_Protaasoni_compatto.pdf
Accesso riservato
:
Post-Print (DRAFT o Author’s Accepted Manuscript-AAM)
Dimensione
258.04 kB
Formato
Adobe PDF
|
258.04 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.