L'articolo esamina la fase esecutiva del processo attuativo, successiva alle fasi di concezione, di impostazione e di progettazione: in particolare, lo studio si sofferma sugli orientamenti e sulle procedure finalizzate alla messa in opera di un organismo edilizio secondo metodi operativi e tecniche esecutive di tipo evoluto. Questi orientamenti e procedure sono rivolti al contesto tecnologico, esecutivo e produttivo in cui sono adottati procedimenti costruttivi basati sull'utilizzo di nuovi materiali, di semilavorati e di componenti prefabbricati leggeri tesi a razionalizzare interi cicli di lavorazione in cantiere. La fase esecutiva si precisa essenzialmente attraverso operazioni specializzate di assemblaggio di elementi costruttivi messi a punto fuori opera (in fabbrica o in officina) e si rivolge alla concezione dell'organismo edilizio composto da parti edilizie da assemblare e correlate tra loro. L'articolazione sistemica dell'organismo edilizio, messa a punto durante la fase di progettazione preliminare, comporta la suddivisione delle operazioni di cantiere in sottosistemi: si prevede che ciascuna parte della fase esecutiva sia costituita da un sottoinsieme del processo di costruzione coerente e autonomo, sia temporalmente che spazialmente, tale da permettere agli operatori incaricati della sua realizzazione di eseguire tutti i compiti costruttivi assegnati, in modo continuo e senza interdipendenze reciproche con altri operatori. Secondo questa impostazione della fase esecutiva, ciascuna sequenza deve consentire al gruppo di operatori edili, incaricato della sua realizzazione, la possibilità della piena e continua utilizzazione degli operatori stessi, e ciascuna sequenza deve essere realizzata da una sola impresa o da un gruppo molto coerente di imprese, al fine di evitare che si formino, all'interno di ogni sequenza, interdipendenze reciproche che possano generare disfunzioni organizzative. Il riferimento a un organismo edilizio articolato in sottosistemi, messi in opera attraverso l'impiego di tecniche esecutive con l'assemblaggio di componenti prefabbricati leggeri, comporta l'impiego di componenti prefabbricati intesi come prodotti finiti intermedi, coordinati dimensionalmente e in grado di fornire ampie possibilità di assemblaggio. Inoltre, questo comporta l'assunzione di elementi costruttivi correlabili e compatibili tra loro, secondo modalità che conducono a una maggiore razionalizzazione delle operazioni di cantiere.

La progettazione operativa per sequenze e compiti costruttivi. L'integrazione progettuale ed esecutiva dei sottosistemi tecnologici mediante procedimenti di interfaccia: coordinamento delle operazioni di cantiere ed elaborazione delle fasi di assemblaggio

NASTRI, MASSIMILIANO
1998-01-01

Abstract

L'articolo esamina la fase esecutiva del processo attuativo, successiva alle fasi di concezione, di impostazione e di progettazione: in particolare, lo studio si sofferma sugli orientamenti e sulle procedure finalizzate alla messa in opera di un organismo edilizio secondo metodi operativi e tecniche esecutive di tipo evoluto. Questi orientamenti e procedure sono rivolti al contesto tecnologico, esecutivo e produttivo in cui sono adottati procedimenti costruttivi basati sull'utilizzo di nuovi materiali, di semilavorati e di componenti prefabbricati leggeri tesi a razionalizzare interi cicli di lavorazione in cantiere. La fase esecutiva si precisa essenzialmente attraverso operazioni specializzate di assemblaggio di elementi costruttivi messi a punto fuori opera (in fabbrica o in officina) e si rivolge alla concezione dell'organismo edilizio composto da parti edilizie da assemblare e correlate tra loro. L'articolazione sistemica dell'organismo edilizio, messa a punto durante la fase di progettazione preliminare, comporta la suddivisione delle operazioni di cantiere in sottosistemi: si prevede che ciascuna parte della fase esecutiva sia costituita da un sottoinsieme del processo di costruzione coerente e autonomo, sia temporalmente che spazialmente, tale da permettere agli operatori incaricati della sua realizzazione di eseguire tutti i compiti costruttivi assegnati, in modo continuo e senza interdipendenze reciproche con altri operatori. Secondo questa impostazione della fase esecutiva, ciascuna sequenza deve consentire al gruppo di operatori edili, incaricato della sua realizzazione, la possibilità della piena e continua utilizzazione degli operatori stessi, e ciascuna sequenza deve essere realizzata da una sola impresa o da un gruppo molto coerente di imprese, al fine di evitare che si formino, all'interno di ogni sequenza, interdipendenze reciproche che possano generare disfunzioni organizzative. Il riferimento a un organismo edilizio articolato in sottosistemi, messi in opera attraverso l'impiego di tecniche esecutive con l'assemblaggio di componenti prefabbricati leggeri, comporta l'impiego di componenti prefabbricati intesi come prodotti finiti intermedi, coordinati dimensionalmente e in grado di fornire ampie possibilità di assemblaggio. Inoltre, questo comporta l'assunzione di elementi costruttivi correlabili e compatibili tra loro, secondo modalità che conducono a una maggiore razionalizzazione delle operazioni di cantiere.
1998
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