Pubblicazione per il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e l’Ente Parco Nazionale dell’Alta. Prefazione del Ministro Corrado Clini. In questo racconto iconografico e letterario, parlare di paesaggio alto-murgiano implica un chiarimento sul punto di vista – estetico e scientifico – che s’intende adottare nel considerare una problematica complessa e di grande attualità. Essa riguarda non tanto il tentativo di una definizione del termine “paesaggio”, cui la sintetica ma efficace proposta introdotta dalla Convenzione Europea del Paesaggio nel 2000 già fornisce un fondamentale spunto di riflessione, quanto la maniera in cui si intende “pensare un paesaggio”, quello alto-murgiano, non limitandosi ad un’accezione aprioristica univoca e cercando di evitare l’astrazione dell’articolo determinativo. Al fine di costruire un quadro epistemologico appropriato alla costruzione del racconto sull’“universalità paesaggistica” – nelle parole della filosofa tedesca Ute Guzzoni - dell’Alta Murgia, questo lavoro si orienta verso la ricerca di un approccio metodologico che, allontanandosi da una definizione teorica statica, si approssima piuttosto alla logica del “fare paesaggio”. La prospettiva dell’azione risulta infatti più consona a rivelarne la natura di “processo culturale articolato” che, per citare la “teoria senza teoria” di Meschiari, presuppone un alto grado di autocoscienza intorno ai problemi della percezione e della rappresentazione verbale di un luogo. I testi e l'apparato iconografico sono il risultato di un lavoro di ricerca sul paesaggio alto-murgiano svolto dall'autore nell'ambito della sua tesi di dottorato "Paysage-infrastructure o della dimensione infrastrutturale del paesaggio"

Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Un paesaggio

PERROTTI, DANIELA
2011-01-01

Abstract

Pubblicazione per il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e l’Ente Parco Nazionale dell’Alta. Prefazione del Ministro Corrado Clini. In questo racconto iconografico e letterario, parlare di paesaggio alto-murgiano implica un chiarimento sul punto di vista – estetico e scientifico – che s’intende adottare nel considerare una problematica complessa e di grande attualità. Essa riguarda non tanto il tentativo di una definizione del termine “paesaggio”, cui la sintetica ma efficace proposta introdotta dalla Convenzione Europea del Paesaggio nel 2000 già fornisce un fondamentale spunto di riflessione, quanto la maniera in cui si intende “pensare un paesaggio”, quello alto-murgiano, non limitandosi ad un’accezione aprioristica univoca e cercando di evitare l’astrazione dell’articolo determinativo. Al fine di costruire un quadro epistemologico appropriato alla costruzione del racconto sull’“universalità paesaggistica” – nelle parole della filosofa tedesca Ute Guzzoni - dell’Alta Murgia, questo lavoro si orienta verso la ricerca di un approccio metodologico che, allontanandosi da una definizione teorica statica, si approssima piuttosto alla logica del “fare paesaggio”. La prospettiva dell’azione risulta infatti più consona a rivelarne la natura di “processo culturale articolato” che, per citare la “teoria senza teoria” di Meschiari, presuppone un alto grado di autocoscienza intorno ai problemi della percezione e della rappresentazione verbale di un luogo. I testi e l'apparato iconografico sono il risultato di un lavoro di ricerca sul paesaggio alto-murgiano svolto dall'autore nell'ambito della sua tesi di dottorato "Paysage-infrastructure o della dimensione infrastrutturale del paesaggio"
2011
Edizioni L'Orbicolare
9788895061795
Paesaggio rurale; infrastrutture di paesaggio; Alta Murgia
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