Nel ritratto della figlia del pittore simbolista Mario de Maria si individua una chiave di lettura e un riflesso della complessa progettualità totale di fine XIX secolo quando ambienti, vita e arte costituiscono una unità intensa e inscindibile. Il saggio si basa su ricerche d'archivio e sul ruolo della fotografia come sorella e collaboratrice per la raffigurazione pittorica
L’“Ombra cara” di Silvia de Maria nella casa dei Tre Oci a Venezia: una prova di ‘arte impersonale’ o della condivisione di ideali?
MAZZANTI, ANNA
2005-01-01
Abstract
Nel ritratto della figlia del pittore simbolista Mario de Maria si individua una chiave di lettura e un riflesso della complessa progettualità totale di fine XIX secolo quando ambienti, vita e arte costituiscono una unità intensa e inscindibile. Il saggio si basa su ricerche d'archivio e sul ruolo della fotografia come sorella e collaboratrice per la raffigurazione pittoricaFile in questo prodotto:
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