Il Palazzo di Diocleziano a Spalato

Questo libro parla di un edificio. Un edificio singolare nato più di 1700 anni fa come grande residenza imperiale e divenuto, nel tempo, una città. Un luogo ancora oggi bello anche se maltrattato dalla storia; tutto di pietra bianca con grandi muri romani ancora in piedi che testimoniano del perfetto spirito di geometria del palazzo antico, cui si è sovrapposta ed aggrappata una folla concitata di casette col loro tetto e le loro finestrelle. Un luogo in cui la storia ci appare inseparabile dalla vita, perché è la vita che qui si manife-sta, con la sua furia e i suoi accidenti e che appartiene, per questo, alla grande architettura. Un luogo infine con una storia letteraria, legata al viaggio di architetti e artisti che nel tempo lo hanno vi-sitato e hanno cercato di rappresentarlo, di comprenderlo, perché un palazzo che diviene città è, per sua natura, un enigma e una tentazione. I temi d’architettura e le suggestioni del Palazzo di Diocleziano a Spalato emergono dall’intreccio di questi aspetti: il raporto tra architettura e città, tra autonomia delle parti e unità della forma; la tensione tra realtà e figure ideali; la relazione tra forme dell’architettura e forme del paesaggio.