Il Premio Internazionale di Architettura Sacra Frate Sole, giunto alla sua quinta edizione, non rappresenta soltanto un momento di altissimo riconoscimento per tutti quei progettisti che si sono confrontati con uno dei temi più impegnativi e prestigiosi che possano caratterizzarne l’esperienza progettuale – l’edificazione dello spazio del sacro –, ma è soprattutto un punto di riferimento fondamentale per la comprensione di come e quanto l’architettura contemporanea sappia mettere alla prova i propri mezzi espressivi e realizzativi nel confronto con uno spazio altamente complesso, dove ogni elemento è chiamato a negoziare la propria presenza, prima ancora che con la funzionalità d’uso e l’appagamento estetico, con il bisogno di identificare e dare forma al senso di spiritualità del singolo così come della collettività. Ogni quattro anni si rinnova, dunque, l’occasione di fare il punto sull’evoluzione del progetto contemporaneo di architettura sacra, attraverso uno spaccato estremamente rappresentativo per quantità e provenienza, esaminando il quale è possibile individuare alcuni temi fondativi e ricorrenti, attorno ai quali si compiono continue esplorazioni e sperimentazioni progettuali, oltre, naturalmente, a ricorrenze linguistiche e caratterizzazioni geografiche particolarmente stimolanti. Il landmark: riferimento nel territorio. La copertura dell’aula: accogliere, unire, proteggere. Varchi visivi: interno ed esterno si guardano. Rinnovo, trasformazione ed ampliamento: suggestioni del passato e segni del presente. L’eccezionalità come spunto progettuale. Alcuni casi limite.
Architettura sacra contemporanea. Alcune osservazioni critiche
BORSOTTI, MARCO
2012-01-01
Abstract
Il Premio Internazionale di Architettura Sacra Frate Sole, giunto alla sua quinta edizione, non rappresenta soltanto un momento di altissimo riconoscimento per tutti quei progettisti che si sono confrontati con uno dei temi più impegnativi e prestigiosi che possano caratterizzarne l’esperienza progettuale – l’edificazione dello spazio del sacro –, ma è soprattutto un punto di riferimento fondamentale per la comprensione di come e quanto l’architettura contemporanea sappia mettere alla prova i propri mezzi espressivi e realizzativi nel confronto con uno spazio altamente complesso, dove ogni elemento è chiamato a negoziare la propria presenza, prima ancora che con la funzionalità d’uso e l’appagamento estetico, con il bisogno di identificare e dare forma al senso di spiritualità del singolo così come della collettività. Ogni quattro anni si rinnova, dunque, l’occasione di fare il punto sull’evoluzione del progetto contemporaneo di architettura sacra, attraverso uno spaccato estremamente rappresentativo per quantità e provenienza, esaminando il quale è possibile individuare alcuni temi fondativi e ricorrenti, attorno ai quali si compiono continue esplorazioni e sperimentazioni progettuali, oltre, naturalmente, a ricorrenze linguistiche e caratterizzazioni geografiche particolarmente stimolanti. Il landmark: riferimento nel territorio. La copertura dell’aula: accogliere, unire, proteggere. Varchi visivi: interno ed esterno si guardano. Rinnovo, trasformazione ed ampliamento: suggestioni del passato e segni del presente. L’eccezionalità come spunto progettuale. Alcuni casi limite.File | Dimensione | Formato | |
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