La ricerca illustrata prende l’avvio dalla valutazione che alle nostre latitudini, nelle condizioni climatiche che si registrano abitualmente in Pianura Padana, la maggiore causa di degrado dovuto all’umidità è nei fenomeni di evaporazione/condensazione superficiali, piuttosto che nei valori elevati di contenuto d’acqua in profondità. Il fine della ricerca è quindi la mappatura della distrubuzione superficiale dell’umidità, mediante metodi non distruttivi che consentano il controllo nel tempo del fenomeno. La termografia all’infrarosso, con approccio passivo, consente di localizzare le aree ove avvengono i maggiori scambi energetici tra ambiente e superficie, e che sono indicativi della presenza di umidità. La risoluzione dell’equazione del bilancio energetico della superficie con l’ambiente consente di calcolare il flusso evaporativo dell’area interessata, e, note le caratteristiche igroscopiche e ottiche del materiale, anche il contenuto d’acqua. Il contributo illustra il caso di studio dell’affresco del Romanino, nel portico settentrionale interno del castello di Malpaga, ove distribuzione del degrado, del contenuto d’acqua, e del flusso evaporativo superficiale mette in luce la presenza di fattori che amplificano il danno, a parità di materiali e di contenuto d’acqua, quali la presenza di correnti d’aria che lambiscono la superficie in alcune zone, accelerando così i processi di degrado

Moisture Detection through Thermografic Measurements of Transpiration

ROSINA, ELISABETTA;
1997-01-01

Abstract

La ricerca illustrata prende l’avvio dalla valutazione che alle nostre latitudini, nelle condizioni climatiche che si registrano abitualmente in Pianura Padana, la maggiore causa di degrado dovuto all’umidità è nei fenomeni di evaporazione/condensazione superficiali, piuttosto che nei valori elevati di contenuto d’acqua in profondità. Il fine della ricerca è quindi la mappatura della distrubuzione superficiale dell’umidità, mediante metodi non distruttivi che consentano il controllo nel tempo del fenomeno. La termografia all’infrarosso, con approccio passivo, consente di localizzare le aree ove avvengono i maggiori scambi energetici tra ambiente e superficie, e che sono indicativi della presenza di umidità. La risoluzione dell’equazione del bilancio energetico della superficie con l’ambiente consente di calcolare il flusso evaporativo dell’area interessata, e, note le caratteristiche igroscopiche e ottiche del materiale, anche il contenuto d’acqua. Il contributo illustra il caso di studio dell’affresco del Romanino, nel portico settentrionale interno del castello di Malpaga, ove distribuzione del degrado, del contenuto d’acqua, e del flusso evaporativo superficiale mette in luce la presenza di fattori che amplificano il danno, a parità di materiali e di contenuto d’acqua, quali la presenza di correnti d’aria che lambiscono la superficie in alcune zone, accelerando così i processi di degrado
1997
0819424714
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/686962
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