Nell’Archivio di Stato di Torino e nel Civico Gabinetti dei Disegni di Milano sono conservati preziosi disegni di architettura, ascrivibili alla mano dell’ingegnere casalese Bernardino Facciotto e dell’architetto Pompeo Pedemonte, che restituiscono l’assetto cinquecentesco del Palazzo Ducale di Mantova, la più grande residenza rinascimentale d’Europa. In occasione della grande Mostra Internazionale svoltasi a Mantova nel 2002, alcuni di questi disegni sono stati esposti e fatti oggetto di un’attenta indagine. La scheda di catalogo mette in evidenza, confrontando i disegni con la consistenza fisica del costruito, gli assetti perduti del palazzo (anche quelli delle fabbriche contigue, come gli Appartamenti di Isabella d’Este in Corte Vecchia e la fancelliana Domus Nova) e la loro evoluzione nel tempo. Nella fattispecie sono presi in esame il cortile di Corte Vecchia, un ampio spazio interno al palazzo nel quale si svolgevano giostre, tornei e caroselli equestri, e la contigua Canonica di Santa Barbara fatta erigere da Guglielmo Gonzaga e completata sotto il governo del figlio Vincenzo I. Due grandi spazi (uno scoperto, l’altro coperto) legati da un’articolata e comune concezione progettuale condotta negli anni ’80 del ‘500, nell’ambito dei grandi progetti di riassetto del Palazzo affidati dal III duca all’architetto Pedemonte (allievo di Giulio Romano) e all’ingegnere Bernardino Facciotto (allievo di Francesco Paciotto).
La Canonica di Santa Barbara e il Cortile di Corte Vecchia
TOGLIANI, CARLO
2002-01-01
Abstract
Nell’Archivio di Stato di Torino e nel Civico Gabinetti dei Disegni di Milano sono conservati preziosi disegni di architettura, ascrivibili alla mano dell’ingegnere casalese Bernardino Facciotto e dell’architetto Pompeo Pedemonte, che restituiscono l’assetto cinquecentesco del Palazzo Ducale di Mantova, la più grande residenza rinascimentale d’Europa. In occasione della grande Mostra Internazionale svoltasi a Mantova nel 2002, alcuni di questi disegni sono stati esposti e fatti oggetto di un’attenta indagine. La scheda di catalogo mette in evidenza, confrontando i disegni con la consistenza fisica del costruito, gli assetti perduti del palazzo (anche quelli delle fabbriche contigue, come gli Appartamenti di Isabella d’Este in Corte Vecchia e la fancelliana Domus Nova) e la loro evoluzione nel tempo. Nella fattispecie sono presi in esame il cortile di Corte Vecchia, un ampio spazio interno al palazzo nel quale si svolgevano giostre, tornei e caroselli equestri, e la contigua Canonica di Santa Barbara fatta erigere da Guglielmo Gonzaga e completata sotto il governo del figlio Vincenzo I. Due grandi spazi (uno scoperto, l’altro coperto) legati da un’articolata e comune concezione progettuale condotta negli anni ’80 del ‘500, nell’ambito dei grandi progetti di riassetto del Palazzo affidati dal III duca all’architetto Pedemonte (allievo di Giulio Romano) e all’ingegnere Bernardino Facciotto (allievo di Francesco Paciotto).File | Dimensione | Formato | |
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