Il progetto riguarda la trasformazione di un’appartamento situato in un edificio storico del quartiere Brera a Milano. Il programma prevedeva uno spazio abitativo per una coppia nel quale fosse anche parzialmente possibile lavorare e condurre vita sociale, attraverso l’individuazione di ambiti definiti funzionalmente ma in diretta connessione tra di loro. Questo obiettivo è stato perseguito aprendo dei grandi varchi nelle murature portanti dell’appartamento, eliminando quasi integralmente le porte, unificando i pavimenti con un unico materiale di un unico colore e attribuendo agli arredi fissi un carattere dominante. I varchi, sia quelli attraversabili con il corpo che quelli percorribili solo dallo sguardo, costruiscono l’impianto compositivo dell’appartamento mettendo in connessione spazi altrimenti irrimediabilmente discontinui e autonomi, permettono l’emergere di angoli visivi prima inesistenti e invitano ad una percezione trasversale e fluida dei luoghi. Gli arredi fissi seguono ed enfatizzano il trattamento del vuoto come elemento connettivo, si articolano in stretto accordo con i tagli nelle masse murarie e popolano questo paesaggio plastico coinvolgendo alternativamente i pavimenti i soffitti e le pareti. Anche la transizione tra la zona più pubblica e quella più intima della casa avviene attraverso la mediazione di un elemento di questi arredi, tassello del più esteso sistema walking closet-zona benessere.

D House

LEONI, FABRIZIO
2005-01-01

Abstract

Il progetto riguarda la trasformazione di un’appartamento situato in un edificio storico del quartiere Brera a Milano. Il programma prevedeva uno spazio abitativo per una coppia nel quale fosse anche parzialmente possibile lavorare e condurre vita sociale, attraverso l’individuazione di ambiti definiti funzionalmente ma in diretta connessione tra di loro. Questo obiettivo è stato perseguito aprendo dei grandi varchi nelle murature portanti dell’appartamento, eliminando quasi integralmente le porte, unificando i pavimenti con un unico materiale di un unico colore e attribuendo agli arredi fissi un carattere dominante. I varchi, sia quelli attraversabili con il corpo che quelli percorribili solo dallo sguardo, costruiscono l’impianto compositivo dell’appartamento mettendo in connessione spazi altrimenti irrimediabilmente discontinui e autonomi, permettono l’emergere di angoli visivi prima inesistenti e invitano ad una percezione trasversale e fluida dei luoghi. Gli arredi fissi seguono ed enfatizzano il trattamento del vuoto come elemento connettivo, si articolano in stretto accordo con i tagli nelle masse murarie e popolano questo paesaggio plastico coinvolgendo alternativamente i pavimenti i soffitti e le pareti. Anche la transizione tra la zona più pubblica e quella più intima della casa avviene attraverso la mediazione di un elemento di questi arredi, tassello del più esteso sistema walking closet-zona benessere.
2005
Kitchens
0060749776
Kitchen; Minimalism; technology; space; New York; Milan; built-in furniture
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Estratto Libro_Kitchens_HperDesign_DHOuse.pdf

Accesso riservato

: Post-Print (DRAFT o Author’s Accepted Manuscript-AAM)
Dimensione 1.83 MB
Formato Adobe PDF
1.83 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/685879
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact