E’ urgente riconoscere e distinguere le problematiche riguardanti l’archiviazione di documenti informatici prima, durante e dopo l’elaborazione dei files che descrivono, nelle loro varie forme – formati – il processo di compilazione del progetto di restauro, dal rilievo in sito alla stampa finale del progetto. Va sottolineato come, in una fase ibrida di trasformazione da un sistema all’altro, dal cartaceo al computerizzato, le due dimensioni coesistono con evidente prolungamento dei tempi, difficoltà di sintesi, inappropriatezza di catalogazione di elementi che appartengono ora al tradizionale archivio, ora agli autonomi codici informatici; i quali debbono rispondere anche a vincolanti e a tratti ingombranti precetti, funzioni di sistemi operativi che pilotano le piattaforme (PC, Macintosh, e altri). Si perché, se un’ordinata ed efficace predisposizione archivistica consente una facile consultazione dei documenti divisi ma sinotticamente percepibili, le partizioni eseguite a computer seguono logiche differenti legate al principio delle windows relate tra loro dalle routes; solamente se il progetto d’archiviazione persegue in origine una rigida elencazione di questi elementi e delle loro relazioni reciproche sarà possibile non perdersi nell’amalgama indistinto e irriconoscibile dei files. Files che a loro volta devono essere giustificati da un codice che li renda sempre associabili al loro contenuto senza necessità di avviare l’applicazione che li ha generati per visualizzarne a monitor l’aspetto, a prescindere dalla cartellina informatica di appartenenza che pertiene a una determinata route.

L’archivio informatizzato per il progetto di restauro

BIANCHI, ALESSANDRO
2003-01-01

Abstract

E’ urgente riconoscere e distinguere le problematiche riguardanti l’archiviazione di documenti informatici prima, durante e dopo l’elaborazione dei files che descrivono, nelle loro varie forme – formati – il processo di compilazione del progetto di restauro, dal rilievo in sito alla stampa finale del progetto. Va sottolineato come, in una fase ibrida di trasformazione da un sistema all’altro, dal cartaceo al computerizzato, le due dimensioni coesistono con evidente prolungamento dei tempi, difficoltà di sintesi, inappropriatezza di catalogazione di elementi che appartengono ora al tradizionale archivio, ora agli autonomi codici informatici; i quali debbono rispondere anche a vincolanti e a tratti ingombranti precetti, funzioni di sistemi operativi che pilotano le piattaforme (PC, Macintosh, e altri). Si perché, se un’ordinata ed efficace predisposizione archivistica consente una facile consultazione dei documenti divisi ma sinotticamente percepibili, le partizioni eseguite a computer seguono logiche differenti legate al principio delle windows relate tra loro dalle routes; solamente se il progetto d’archiviazione persegue in origine una rigida elencazione di questi elementi e delle loro relazioni reciproche sarà possibile non perdersi nell’amalgama indistinto e irriconoscibile dei files. Files che a loro volta devono essere giustificati da un codice che li renda sempre associabili al loro contenuto senza necessità di avviare l’applicazione che li ha generati per visualizzarne a monitor l’aspetto, a prescindere dalla cartellina informatica di appartenenza che pertiene a una determinata route.
2003
Strumenti di conoscenza per il progetto di restauro
9788849205114
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