Il libro è introdotto da una sintetica analisi tipologica che suddivide le principali ville di Albini e Helg in due categorie principali, seguita dall’individuazione delle principali analogie. Una delle tipologia è essenzialmente definita da una pianta nella quale prevale l’angolo retto ed è costituita da nuclei tra loro sfalsati, assemblati attorno a uno spazio principale centrale o a un vano scala, con modalità irregolare, a determinare un profilo esterno seghettato che si adatta alla morfologia o alle differenze di quota del sito e che offre la possibilità di affacci differenziati e tagli visivi diagonali che inquadrano gli elementi principali dello spazio aperto circostante Uno degli esempi più significativi, relativamente alla citata tipologia e al rapporto con la “tradizione”, è costituito dalla casa Zambelli a Forlì del 1956-61. La composizione in pianta è definita da una H irregolare: uno degli incavi centrali costituisce l’ingresso mentre il vuoto opposto determina una sorta di semipatio a C, con piani a differenti quote che determinano la continuità tra interno e giardino, abbracciato dall’andamento irregolare dei locali di soggiorno e pranzo sfalsati e incastrati l’uno nell’altro. Una delle due ali laterali irregolari è costituita dalla sequenza di camere da letto sfalsate a determinare un profilo esterno a dente di sega segnato dalle finestre che svuotano gli angoli. Al piano superiore due appartamenti sono dotati di logge che contraddistinguono le testate delle ali laterali. Il rapporto con il contesto e il paesaggio è esemplare.
Franco Albini Franca Helg. Casa Zambelli a Forlì
PRINA, VITTORIO
2010-01-01
Abstract
Il libro è introdotto da una sintetica analisi tipologica che suddivide le principali ville di Albini e Helg in due categorie principali, seguita dall’individuazione delle principali analogie. Una delle tipologia è essenzialmente definita da una pianta nella quale prevale l’angolo retto ed è costituita da nuclei tra loro sfalsati, assemblati attorno a uno spazio principale centrale o a un vano scala, con modalità irregolare, a determinare un profilo esterno seghettato che si adatta alla morfologia o alle differenze di quota del sito e che offre la possibilità di affacci differenziati e tagli visivi diagonali che inquadrano gli elementi principali dello spazio aperto circostante Uno degli esempi più significativi, relativamente alla citata tipologia e al rapporto con la “tradizione”, è costituito dalla casa Zambelli a Forlì del 1956-61. La composizione in pianta è definita da una H irregolare: uno degli incavi centrali costituisce l’ingresso mentre il vuoto opposto determina una sorta di semipatio a C, con piani a differenti quote che determinano la continuità tra interno e giardino, abbracciato dall’andamento irregolare dei locali di soggiorno e pranzo sfalsati e incastrati l’uno nell’altro. Una delle due ali laterali irregolari è costituita dalla sequenza di camere da letto sfalsate a determinare un profilo esterno a dente di sega segnato dalle finestre che svuotano gli angoli. Al piano superiore due appartamenti sono dotati di logge che contraddistinguono le testate delle ali laterali. Il rapporto con il contesto e il paesaggio è esemplare.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Albini Helg-Forlì.pdf
Accesso riservato
:
Post-Print (DRAFT o Author’s Accepted Manuscript-AAM)
Dimensione
4.8 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.8 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.