L'articolo ripercorre la storia la storia di Monte Verità, un luogo sopra ad Ascona, nel Verbano, prospiciente il lago Maggiore, a due passi da Locarno. Questa esperienza è interessante sia per la presenza, nell’arco di cento anni, di importanti artisti moderni relativi ad ogni disciplina accanto a personaggi anacronistici (i balabiòt e la cultura del nudismo naturista), che per la formazione di comunità semi anarchiche in una nazione quale la Svizzera, ma soprattutto per l’importanza che ha avuto l’architettura: dal luogo, una collina progressivamente edificata con un metodo quasi istintivo basato soprattutto sul rapporto tra edificio e paesaggio, natura, luce, al linguaggio delle costruzioni che comprende vernacolare, art nouveau, jugendstil, organicismo, razionalismo e modernismo, alla presenza ad Ascona e dintorni di architetti razionalisti che hanno lasciato con i loro edifici una forte impronta moderna contrapponendosi alla corrente locale dei “tradizionalisti mimetici”. Una realtà storica poco conosciuta e complessa, a volte paradossale, è analizzata e confrontata con quanto è rimasto della sua storia e della situazione attuale. Tra i personaggi che passarono per Monte Verità: Tolstoj, Bakunin, Lenin, Trotzky, Kropotkin, Walter Hofman, Carl Weidemeyer, Emil Fahrenkamp, Carl Gustav Jung, Paul Klee, Joice, Rilke, Erich Maria Remarque, Hermann Hesse, Hans Arp, Hugo Ball, Oskar Schlemmer, El Lissitzky, Walter Gropius, Làszlò Moholy-Nagy, Max Bill, Marecl Breuer, Joseph Albers e alri.
Monte Verità e i balabiòtt
PRINA, VITTORIO
2003-01-01
Abstract
L'articolo ripercorre la storia la storia di Monte Verità, un luogo sopra ad Ascona, nel Verbano, prospiciente il lago Maggiore, a due passi da Locarno. Questa esperienza è interessante sia per la presenza, nell’arco di cento anni, di importanti artisti moderni relativi ad ogni disciplina accanto a personaggi anacronistici (i balabiòt e la cultura del nudismo naturista), che per la formazione di comunità semi anarchiche in una nazione quale la Svizzera, ma soprattutto per l’importanza che ha avuto l’architettura: dal luogo, una collina progressivamente edificata con un metodo quasi istintivo basato soprattutto sul rapporto tra edificio e paesaggio, natura, luce, al linguaggio delle costruzioni che comprende vernacolare, art nouveau, jugendstil, organicismo, razionalismo e modernismo, alla presenza ad Ascona e dintorni di architetti razionalisti che hanno lasciato con i loro edifici una forte impronta moderna contrapponendosi alla corrente locale dei “tradizionalisti mimetici”. Una realtà storica poco conosciuta e complessa, a volte paradossale, è analizzata e confrontata con quanto è rimasto della sua storia e della situazione attuale. Tra i personaggi che passarono per Monte Verità: Tolstoj, Bakunin, Lenin, Trotzky, Kropotkin, Walter Hofman, Carl Weidemeyer, Emil Fahrenkamp, Carl Gustav Jung, Paul Klee, Joice, Rilke, Erich Maria Remarque, Hermann Hesse, Hans Arp, Hugo Ball, Oskar Schlemmer, El Lissitzky, Walter Gropius, Làszlò Moholy-Nagy, Max Bill, Marecl Breuer, Joseph Albers e alri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


