I resti dell’idroscalo pavese, fatiscente nella parte superiore e con gli esili pilastri sagomati rivestiti impropriamente da cilindri in calcestruzzo, né le foto dell’epoca, restituiscono la bellezza di uno dei primi e inediti progetti di Giuseppe Pagano; solo i ritrovati disegni di progetto –azzurre cianocopie e acquerelli- ci raccontano con tratti leggeri ed uno stile vagamente “Secessione” lo sviluppo del progetto e le intenzioni del progettista. Ci si augura che, da tempo acquisito il concetto di restauro del moderno, chi intervenga sull’idroscalo adotti innanzitutto un restauro scientifico e filologico a partire dalla riproposizione dei materiali e dei colori originari. Gli arredi fissi e mobili dello spazio interno sono ricostruibili purtroppo solo basandosi su foto dell’epoca. Il progetto dell’idroscalo Idroscalo, Società Italiana Servizi Aerei SISA (linea aerea Torino-Pavia-Venezia-Trieste) è redatto nel 1925-26 dal giovane Pagano appena laureato (si laurea al Politecnico di Torino nel 1924) nello stesso periodo in cui vince il concorso per la costruzione di due ponti a Torino (di corso Bramante e corso Belgio) realizzati tra il 1925 e il 1928. Il carattere dei disegni e la tecnica adottata per le tavole acquerellate che illustrano i particolari costruttivi delle balaustre come pure la cifra stilistica dei dettagli stessi, sono decisamente simili a quelli presenti negli elaborati e negli studi per i prospetti dell’idroscalo pavese.
L'idroscalo di Pagano
PRINA, VITTORIO
2004-01-01
Abstract
I resti dell’idroscalo pavese, fatiscente nella parte superiore e con gli esili pilastri sagomati rivestiti impropriamente da cilindri in calcestruzzo, né le foto dell’epoca, restituiscono la bellezza di uno dei primi e inediti progetti di Giuseppe Pagano; solo i ritrovati disegni di progetto –azzurre cianocopie e acquerelli- ci raccontano con tratti leggeri ed uno stile vagamente “Secessione” lo sviluppo del progetto e le intenzioni del progettista. Ci si augura che, da tempo acquisito il concetto di restauro del moderno, chi intervenga sull’idroscalo adotti innanzitutto un restauro scientifico e filologico a partire dalla riproposizione dei materiali e dei colori originari. Gli arredi fissi e mobili dello spazio interno sono ricostruibili purtroppo solo basandosi su foto dell’epoca. Il progetto dell’idroscalo Idroscalo, Società Italiana Servizi Aerei SISA (linea aerea Torino-Pavia-Venezia-Trieste) è redatto nel 1925-26 dal giovane Pagano appena laureato (si laurea al Politecnico di Torino nel 1924) nello stesso periodo in cui vince il concorso per la costruzione di due ponti a Torino (di corso Bramante e corso Belgio) realizzati tra il 1925 e il 1928. Il carattere dei disegni e la tecnica adottata per le tavole acquerellate che illustrano i particolari costruttivi delle balaustre come pure la cifra stilistica dei dettagli stessi, sono decisamente simili a quelli presenti negli elaborati e negli studi per i prospetti dell’idroscalo pavese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.