"Ho una grande passione per gli itinerari di architettura, in particolar modo di architettura moderna e contemporanea. L’itinerario penso debba guidare, prendere per mano e accompagnare, raccontare. E’ un esercizio di estrema sintesi per ottenere un oggetto di piccole dimensioni che può essere infilato in tasca: deve guidare nel territorio secondo un percorso logico o permettere ad ognuno di costruire il proprio con un breve testo introduttivo e una planimetria che individua la posizione delle architetture, deve permettere con una immagine il riconoscimento dell’opera la cui storia è riassunta in poche righe, magari accompagnata da un piccolo disegno che permetta al viaggiatore di orientarsi nella scoperta architettonica. Penso che una delle emozioni più intense in architettura sia, dopo averla studiata e immaginata su di un libro o rivista, l’incontro reale con l’opera che si svela ai nostri occhi; si comprendono alcuni elementi o relazioni sulla carta a volte oscuri o apparentemente immotivati, la si legge assieme al contesto, si percepiscono finalmente le dimensioni reali e le caratteristiche spaziali, si vedono per la prima volta alcuni dettagli e soprattutto le parti secondarie, più nascoste, forse meno interessanti ai fini di una pubblicazione ma assolutamente imperdibili per l’appassionato o lo studioso. Prima di ogni viaggio di studio mi preparo, se già non ne esistono, diversi itinerari divisi per progettisti, per tipologia dell’edificio o altro; appena giunto a destinazione cerco subito in libreria qualche guida di architettura moderna della città che mi permette scoperte inaspettate. Già molti anni orsono nelle nazioni estere se ne potevano trovare numerose: in Olanda ad esempio mi capitò di trovare in ogni piccola città o paese una guida dedicata. Da questo momento in poi subentra la casualità che a volte fortunatamente interrompe l’itinerario previsto e ci devia verso percorsi non previsti secondo l’istinto, la curiosità, l’interesse per edifici o luoghi inaspettati. A volte capita di vagare senza itinerari e senza meta in luoghi sconosciuti lasciandosi accompagnare non solo dall’architettura ma da sensazioni, persone, fantasie, profumi e, quando meno lo si aspetta, si incontrano luoghi bellissimi dei quali ci ricorderemo magari per tutta la vita; ma questa è un’altra storia (...) L'articolo prosegue descrivendo gli itinerari di architettura moderna pubblicati dall'autore e la ricerca di architetture "minori" e meno conosciute del Movimento Moderno

Architettura moderna a "Zonzo"

PRINA, VITTORIO
2006-01-01

Abstract

"Ho una grande passione per gli itinerari di architettura, in particolar modo di architettura moderna e contemporanea. L’itinerario penso debba guidare, prendere per mano e accompagnare, raccontare. E’ un esercizio di estrema sintesi per ottenere un oggetto di piccole dimensioni che può essere infilato in tasca: deve guidare nel territorio secondo un percorso logico o permettere ad ognuno di costruire il proprio con un breve testo introduttivo e una planimetria che individua la posizione delle architetture, deve permettere con una immagine il riconoscimento dell’opera la cui storia è riassunta in poche righe, magari accompagnata da un piccolo disegno che permetta al viaggiatore di orientarsi nella scoperta architettonica. Penso che una delle emozioni più intense in architettura sia, dopo averla studiata e immaginata su di un libro o rivista, l’incontro reale con l’opera che si svela ai nostri occhi; si comprendono alcuni elementi o relazioni sulla carta a volte oscuri o apparentemente immotivati, la si legge assieme al contesto, si percepiscono finalmente le dimensioni reali e le caratteristiche spaziali, si vedono per la prima volta alcuni dettagli e soprattutto le parti secondarie, più nascoste, forse meno interessanti ai fini di una pubblicazione ma assolutamente imperdibili per l’appassionato o lo studioso. Prima di ogni viaggio di studio mi preparo, se già non ne esistono, diversi itinerari divisi per progettisti, per tipologia dell’edificio o altro; appena giunto a destinazione cerco subito in libreria qualche guida di architettura moderna della città che mi permette scoperte inaspettate. Già molti anni orsono nelle nazioni estere se ne potevano trovare numerose: in Olanda ad esempio mi capitò di trovare in ogni piccola città o paese una guida dedicata. Da questo momento in poi subentra la casualità che a volte fortunatamente interrompe l’itinerario previsto e ci devia verso percorsi non previsti secondo l’istinto, la curiosità, l’interesse per edifici o luoghi inaspettati. A volte capita di vagare senza itinerari e senza meta in luoghi sconosciuti lasciandosi accompagnare non solo dall’architettura ma da sensazioni, persone, fantasie, profumi e, quando meno lo si aspetta, si incontrano luoghi bellissimi dei quali ci ricorderemo magari per tutta la vita; ma questa è un’altra storia (...) L'articolo prosegue descrivendo gli itinerari di architettura moderna pubblicati dall'autore e la ricerca di architetture "minori" e meno conosciute del Movimento Moderno
2006
AL
movimento moderno; provincia; itinerari; viaggio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/670775
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