Il testo di questo saggio non può essere ovviamente, per motivi di spazio, di complessità del tema e in ragione dell’enorme quantità di esempi possibili, esaustivo e completo. E’ un testo pensato soprattutto per fini didattici che tenta di costruire sinteticamente un percorso-racconto scandito da esempi fondamentali raggruppati per temi significativi, sicuramente a volte arbitrari ed incompleti, scelti in ragione sia della loro importanza storica che di preferenze personali, che tentano di comunicare l’importanza dell’architettura della residenza in Italia dai mutamenti del dopoguerra sino ad esempi attuali ancora in fase di proposta e dibattito. Dall’epoca della ricostruzione, della “casa per tutti”, contraddistinta dal tema dei grandi quartieri periferici, alcuni dei quali diventati modelli insuperati, alla continuità neorazionalista con il Movimento Moderno che prosegue ancora oggi. Dalla critica costruttiva della ragione razionalista, declinata in molteplici interpretazioni, all’importanza innovativa di “piccoli frammenti urbani” incastonati come gemme nelle nostre città. Dalla grande stagione del neorealismo, che in realtà si estende a molte discipline artistiche e si protrae per molti decenni dopo i primi storici esempi, alla residenza legata al turismo di massa “al mare o ai monti”. Dall’epoca successiva agli anni Settanta legata alla cosiddetta “grande dimensione” ed alle utopie architettoniche, politiche e sociali ad essa connesse, al “frammento e la città”, storica definizione dovuta a Manfredo Tafuri, estesa a cinque esempi paradigmatici di parti compiute di città. Dai quattro recenti esempi veneziani esemplari in relazione al tema dell’inserimento di nuovi quartieri in un contesto storico morfologicamente definito ed unitario, sino ai “nuovi scenari urbani”, che comprendono esempi complessi non unicamente residenziali, in gran parte dominati dal cosiddetto fenomeno “Real Estate”. Grandi aree urbane dismesse, piccole o vaste aree periferiche, nuovi interventi relativi a residenza sociale, interi comparti di territorio che si innestano nelle città a corona delle grandi metropoli a costituire un territorio che è ormai considerato “città diffusa”: temi e progetti molti dei quali sono in fase di realizzazione o ancora oggetto di accesi dibattiti. Questa particolare analisi ed esposizione del tema della residenza è stata condotta utilizzando sia scritti originali che componendo una sorta di antologia di scritti critici considerati ormai quali testi “storici”, di relazioni dei progettisti stessi o di chi più approfonditamente si è occupato della singola opera.

"Tutti a casa": architettura della residenza in Italia dal dopoguerra ad oggi

PRINA, VITTORIO
2007-01-01

Abstract

Il testo di questo saggio non può essere ovviamente, per motivi di spazio, di complessità del tema e in ragione dell’enorme quantità di esempi possibili, esaustivo e completo. E’ un testo pensato soprattutto per fini didattici che tenta di costruire sinteticamente un percorso-racconto scandito da esempi fondamentali raggruppati per temi significativi, sicuramente a volte arbitrari ed incompleti, scelti in ragione sia della loro importanza storica che di preferenze personali, che tentano di comunicare l’importanza dell’architettura della residenza in Italia dai mutamenti del dopoguerra sino ad esempi attuali ancora in fase di proposta e dibattito. Dall’epoca della ricostruzione, della “casa per tutti”, contraddistinta dal tema dei grandi quartieri periferici, alcuni dei quali diventati modelli insuperati, alla continuità neorazionalista con il Movimento Moderno che prosegue ancora oggi. Dalla critica costruttiva della ragione razionalista, declinata in molteplici interpretazioni, all’importanza innovativa di “piccoli frammenti urbani” incastonati come gemme nelle nostre città. Dalla grande stagione del neorealismo, che in realtà si estende a molte discipline artistiche e si protrae per molti decenni dopo i primi storici esempi, alla residenza legata al turismo di massa “al mare o ai monti”. Dall’epoca successiva agli anni Settanta legata alla cosiddetta “grande dimensione” ed alle utopie architettoniche, politiche e sociali ad essa connesse, al “frammento e la città”, storica definizione dovuta a Manfredo Tafuri, estesa a cinque esempi paradigmatici di parti compiute di città. Dai quattro recenti esempi veneziani esemplari in relazione al tema dell’inserimento di nuovi quartieri in un contesto storico morfologicamente definito ed unitario, sino ai “nuovi scenari urbani”, che comprendono esempi complessi non unicamente residenziali, in gran parte dominati dal cosiddetto fenomeno “Real Estate”. Grandi aree urbane dismesse, piccole o vaste aree periferiche, nuovi interventi relativi a residenza sociale, interi comparti di territorio che si innestano nelle città a corona delle grandi metropoli a costituire un territorio che è ormai considerato “città diffusa”: temi e progetti molti dei quali sono in fase di realizzazione o ancora oggetto di accesi dibattiti. Questa particolare analisi ed esposizione del tema della residenza è stata condotta utilizzando sia scritti originali che componendo una sorta di antologia di scritti critici considerati ormai quali testi “storici”, di relazioni dei progettisti stessi o di chi più approfonditamente si è occupato della singola opera.
2007
La casa: evoluzione dal 1950 a oggi
9788849213430
residenza; dopoguerra; abitazione; casa; preesistenze ambientali; piano casa; politica di quartiere; città; quartiere; housing; corte; schiera; giardino; ballatoio; isolato urbano; paesaggio; morfologia; forma urbana; ricostruzione; periferia; neorazionalismo; Ina-Casa; Incis; astrazione; modernità; frammenti urbani; tradizione; organico; neorealismo; turismo; grande dimensione; utopia; urbanismo; partecipazione; contaminazione; parte di città; verismo costruttivo; contesto; real estate; aree dismesse
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