La consistente quantità di esempi relativi all’architettura della residenza prodotti in anni recenti impone una drastica scelta e un’estrema sintesi individuabile in alcuni temi che legano tutti i progetti di seguito descritti. Gli esempi determinano un insieme che comprende progetti realizzati negli anni Ottanta sino a recenti sperimentazioni, alcune delle quali modificano sostanzialmente il tradizionale concetto di housing e l’idea stessa di città, traducendo in termini architettonici consistenti cambiamenti che sono intervenuti in campo sociale e politico e frequentemente, come ho già scritto, sono maggiormente leggibili ed evidenti in discipline quali la letteratura, la cinematografia, l’arte in generale. Un criterio fondamentale che ho adottato nella scelta degli esempi è costituito dalla presenza di una critica intelligente alla ragione razionalista che compone temi legati al razionalismo a temi della tradizione reinterpretati secondo soluzioni tipologiche e morfologiche innovative. La complessità è insita ormai negli interventi residenziali secondo declinazioni che non sono solamente costituite dalla residenza stessa ma da una miscela di funzioni sovrapposte e compenetrate: il “cuore del quartiere” del dopoguerra – insieme di spazi, percorsi ed elementi collettivi che costituiva la trama generatrice del quartiere – si è trasformato in una nuova composizione funzionale che alterna residenza a funzioni collettive generando “ibridi” definiti da innovativi spazi, volumi, tipologie, morfologie. Per contro spesso gli spazi collettivi presenti tra gli edifici all’interno di un complesso residenziale appaiono come luoghi perfettamente “disegnati” e complessi ma inseriti quasi forzatamente e avulsi da una reale rispondenza al contesto, creando “isole” chiuse in se stesse che non colloquiano con la città circostante. Ho suddiviso il testo in capitoli dedicati alle tipologie edilizie e agli elementi fondamentali che costituiscono la forma urbana e alle loro trasformazioni, nonostante le evidenti e a volte contrastanti soluzioni e interpretazioni afferenti alla compresenza di una moltitudine di idee di città. E’ necessaria quindi una lettura “trasversale” che permetta di connettere diversamente esempi catalogati secondo criteri che privilegiano alcuni aspetti, ma che sono inevitabilmente leggibili seguendo differenti percorsi metodologici.
Architettura della residenza contemporanea
PRINA, VITTORIO
2008-01-01
Abstract
La consistente quantità di esempi relativi all’architettura della residenza prodotti in anni recenti impone una drastica scelta e un’estrema sintesi individuabile in alcuni temi che legano tutti i progetti di seguito descritti. Gli esempi determinano un insieme che comprende progetti realizzati negli anni Ottanta sino a recenti sperimentazioni, alcune delle quali modificano sostanzialmente il tradizionale concetto di housing e l’idea stessa di città, traducendo in termini architettonici consistenti cambiamenti che sono intervenuti in campo sociale e politico e frequentemente, come ho già scritto, sono maggiormente leggibili ed evidenti in discipline quali la letteratura, la cinematografia, l’arte in generale. Un criterio fondamentale che ho adottato nella scelta degli esempi è costituito dalla presenza di una critica intelligente alla ragione razionalista che compone temi legati al razionalismo a temi della tradizione reinterpretati secondo soluzioni tipologiche e morfologiche innovative. La complessità è insita ormai negli interventi residenziali secondo declinazioni che non sono solamente costituite dalla residenza stessa ma da una miscela di funzioni sovrapposte e compenetrate: il “cuore del quartiere” del dopoguerra – insieme di spazi, percorsi ed elementi collettivi che costituiva la trama generatrice del quartiere – si è trasformato in una nuova composizione funzionale che alterna residenza a funzioni collettive generando “ibridi” definiti da innovativi spazi, volumi, tipologie, morfologie. Per contro spesso gli spazi collettivi presenti tra gli edifici all’interno di un complesso residenziale appaiono come luoghi perfettamente “disegnati” e complessi ma inseriti quasi forzatamente e avulsi da una reale rispondenza al contesto, creando “isole” chiuse in se stesse che non colloquiano con la città circostante. Ho suddiviso il testo in capitoli dedicati alle tipologie edilizie e agli elementi fondamentali che costituiscono la forma urbana e alle loro trasformazioni, nonostante le evidenti e a volte contrastanti soluzioni e interpretazioni afferenti alla compresenza di una moltitudine di idee di città. E’ necessaria quindi una lettura “trasversale” che permetta di connettere diversamente esempi catalogati secondo criteri che privilegiano alcuni aspetti, ma che sono inevitabilmente leggibili seguendo differenti percorsi metodologici.File | Dimensione | Formato | |
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