Con il colore è possibile interagire su forma e percezione, superare il conflitto tra superficie e volume, tra composizione statica e dinamica e sviluppare il controllo progettuale degli aspetti cromatici e spaziali. Le basi teoriche dell’interazione del colore con la forma e l’organismo architettonico sono coeve alla nascita del “moderno” Design Industriale. Il luogo viene reinterpretato come luogo di interazione percettiva-esperenziale: il topos come luogo dotato di direzioni specifiche che riguardano la sfera percettiva, simbolica, relazionale e terapeutica della forma costruita che interagisce ed influenza il destinatario come utente, abitante e consumatore. Il progetto cromatico si basa sull’interazione dei 3 elementi luce-colore-forma, sintesi ben nota nel campo del design d’interni e meno vincolante nell’ambito urbano dove si opera per analogia cromatica (analisi scientifiche e tecniche costruttive locali), per neutralità cromatica o per iconicità cromatica (accostamenti materiali-colore-illuminazione). Il colore interagisce con lo spazio attraverso la progettazione dei rapporti fenomenologico-esperienziali dove l’esperienza da forma allo spazio e ne crea l’interfaccia visuale basata su costanti cromatiche e dissonanze formali. L’Information Modeling permette al designer di passare dal concetto di spazio e colore al concetto di spazio-colore creando l’interazione tra le condizioni informative cromatiche e tonali e le condizioni spaziali, topologiche fino alla definizione tonos-topos progettuale. La realtà immersiva, la modellazione e la mappatura 3D, consentono la ricostruzione della topologia cromatico-spaziale in riferimento a quattro ambiti fondamentali: fisiologico, fisico- ambientale, chimico e simbolico e sino anche alla referenziazione geografica delle identità cromatiche.
Interazione del Colore nel Design.Modelli percettivi ed interfacce digitali
AMORUSO, GIUSEPPE
2012-01-01
Abstract
Con il colore è possibile interagire su forma e percezione, superare il conflitto tra superficie e volume, tra composizione statica e dinamica e sviluppare il controllo progettuale degli aspetti cromatici e spaziali. Le basi teoriche dell’interazione del colore con la forma e l’organismo architettonico sono coeve alla nascita del “moderno” Design Industriale. Il luogo viene reinterpretato come luogo di interazione percettiva-esperenziale: il topos come luogo dotato di direzioni specifiche che riguardano la sfera percettiva, simbolica, relazionale e terapeutica della forma costruita che interagisce ed influenza il destinatario come utente, abitante e consumatore. Il progetto cromatico si basa sull’interazione dei 3 elementi luce-colore-forma, sintesi ben nota nel campo del design d’interni e meno vincolante nell’ambito urbano dove si opera per analogia cromatica (analisi scientifiche e tecniche costruttive locali), per neutralità cromatica o per iconicità cromatica (accostamenti materiali-colore-illuminazione). Il colore interagisce con lo spazio attraverso la progettazione dei rapporti fenomenologico-esperienziali dove l’esperienza da forma allo spazio e ne crea l’interfaccia visuale basata su costanti cromatiche e dissonanze formali. L’Information Modeling permette al designer di passare dal concetto di spazio e colore al concetto di spazio-colore creando l’interazione tra le condizioni informative cromatiche e tonali e le condizioni spaziali, topologiche fino alla definizione tonos-topos progettuale. La realtà immersiva, la modellazione e la mappatura 3D, consentono la ricostruzione della topologia cromatico-spaziale in riferimento a quattro ambiti fondamentali: fisiologico, fisico- ambientale, chimico e simbolico e sino anche alla referenziazione geografica delle identità cromatiche.File | Dimensione | Formato | |
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