Il Rinascimento ha lasciato straordinarie tracce a Milano per la presenza attiva, presso la corte degli Sforza, di grandi personalità che contribuirono con forme e sensibilità differenti a modellarne l’immagine tramite le loro opere ed i loro scritti: Filarete, Bramante e Leonardo. Filarete a Milano fu l’architetto impegnato a corte nella realizzazione di un grande progetto classico, fantasticato, pensato e poi trascritto nel suo trattato, dove la città, denominata Sforzinda in onore degli Sforza, esercita il ruolo politico attraverso i connotati della geometria, della misura e della proporzione. Da questo paradigma Filarete partì nel realizzare la torre del Castello, quello che successivamente prese il nome dagli Sforza, perché questa famiglia dominava nel Rinascimento, nel clima straordinariamente prolifico del primo ‘400, quando a Milano si realizzarono importanti lavori per opere viarie e canalizzazioni; ma in realtà fu Giangaleazzo Visconti che alla metà del ‘300 diede avvio alla posa delle fondamenta e delle mura. Successivamente la torre detta “del Filarete” fu ricostruita da Luca Beltrami continuatore dell’ideale tradizione rinascimentale e noto anche per aver ricostruito il campanile di piazza San Marco a Venezia.
Castello Sforzesco. Disegno, geometria e misura nella Torre del Filarete
AMORUSO, GIUSEPPE
2012-01-01
Abstract
Il Rinascimento ha lasciato straordinarie tracce a Milano per la presenza attiva, presso la corte degli Sforza, di grandi personalità che contribuirono con forme e sensibilità differenti a modellarne l’immagine tramite le loro opere ed i loro scritti: Filarete, Bramante e Leonardo. Filarete a Milano fu l’architetto impegnato a corte nella realizzazione di un grande progetto classico, fantasticato, pensato e poi trascritto nel suo trattato, dove la città, denominata Sforzinda in onore degli Sforza, esercita il ruolo politico attraverso i connotati della geometria, della misura e della proporzione. Da questo paradigma Filarete partì nel realizzare la torre del Castello, quello che successivamente prese il nome dagli Sforza, perché questa famiglia dominava nel Rinascimento, nel clima straordinariamente prolifico del primo ‘400, quando a Milano si realizzarono importanti lavori per opere viarie e canalizzazioni; ma in realtà fu Giangaleazzo Visconti che alla metà del ‘300 diede avvio alla posa delle fondamenta e delle mura. Successivamente la torre detta “del Filarete” fu ricostruita da Luca Beltrami continuatore dell’ideale tradizione rinascimentale e noto anche per aver ricostruito il campanile di piazza San Marco a Venezia.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Saggio FILARETE pubblicato.pdf
Accesso riservato
:
Pre-Print (o Pre-Refereeing)
Dimensione
957.89 kB
Formato
Adobe PDF
|
957.89 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.