La semplice preposizione "tra" ha sempre alimentato l’immaginazione mistica e ontologica. Nel "Libro dell’albero della vita" del cabbalista Hayyim Vital, un modello di questa tradizione è l’idea della "contrazione" divina, primo gesto del creatore che lascia spazio ai mondi. Concetti analoghi li ritroviamo nell’ontologia di Heidegger, dove una parola tra le più vicine all’essere è il "frammezzo", la linea mediana della dif-ferenza tra ente ed essere, tra mondo e cosa. Per Norberg-Schulz il frammezzo è anche un punto di contatto tra Heidegger e Kahn, che vedeva nella "soglia tra silenzio e luce" l’origine di ogni ispirazione. Ma anche la poetica materiale di Kahn è stata orientata da questo archetipo, come si rileva dall’opera costruita e anche dai molti "capolavori mancati", dai quali emerge un vero paradigma dello spazio architettonico: nel Meeting House del Salk Institute o nella Sinagoga Hurva, lo spazio in-between diviene nucleo significativo primario. Teorico del paradigma in-between è anche Kisho Kurokawa, con una "filosofia della simbiosi" che opera in uno spazio culturale e architettonico essenzialmente "intermedio".
Dal "frammezzo" all’in-between. Un archetipo "tra" spazio mistico e spazio architettonico
GIACOMINI, LORENZO
2009-01-01
Abstract
La semplice preposizione "tra" ha sempre alimentato l’immaginazione mistica e ontologica. Nel "Libro dell’albero della vita" del cabbalista Hayyim Vital, un modello di questa tradizione è l’idea della "contrazione" divina, primo gesto del creatore che lascia spazio ai mondi. Concetti analoghi li ritroviamo nell’ontologia di Heidegger, dove una parola tra le più vicine all’essere è il "frammezzo", la linea mediana della dif-ferenza tra ente ed essere, tra mondo e cosa. Per Norberg-Schulz il frammezzo è anche un punto di contatto tra Heidegger e Kahn, che vedeva nella "soglia tra silenzio e luce" l’origine di ogni ispirazione. Ma anche la poetica materiale di Kahn è stata orientata da questo archetipo, come si rileva dall’opera costruita e anche dai molti "capolavori mancati", dai quali emerge un vero paradigma dello spazio architettonico: nel Meeting House del Salk Institute o nella Sinagoga Hurva, lo spazio in-between diviene nucleo significativo primario. Teorico del paradigma in-between è anche Kisho Kurokawa, con una "filosofia della simbiosi" che opera in uno spazio culturale e architettonico essenzialmente "intermedio".File | Dimensione | Formato | |
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