Nel testo non si discute di concetti fondamentali quali ad esempio potenziale di corrosione, curve di polarizzazione o sovra-tensioni, poiché li si considera già acquisiti, piuttosto si tratta di una raccolta di pensieri di cultura generale frutto dell’esperienza in campo corrosionistico e che vengono qui riportati ad uso dei corrosionisti, e non soltanto di quelli alle prime armi, ricorrendo ad esemplificazioni che riguardano non solo l’ingegneria petrolchimica, ma anche l’ingegneria civile, delle superfici e delle costruzioni in generale. Nel libro si vuole mettere in evidenza da un lato la complessità dei problemi e dall’altro la “banalità” degli aspetti che un ingegnere deve prendere in considerazione in fase di progettazione: seguire pe-dissequamente le norme e le teorie talvolta non è sufficiente per evitare i problemi di degrado dovuti ai fenomeni di corrosione. Il sottotitolo “Importanza di una progettualità consapevole, multidisci-plinare e creativa per il controllo di corrosione e degrado” vuole mettere in evidenza il fatto che corrosione e degrado non sono sinonimi: spesso l’obiettivo reale non è impedire la corrosione, ma ral-lentare il degrado di un materiale, di un componente o di un sistema, anche se talvolta l’obiettivo di impedire la corrosione può essere quello specifico come ad esempio nel caso di incompatibilità dei prodotti di corrosione con i fluidi di processo. Per esempio, la “corrosione” può impedire il degrado, come nel caso degli acciai corten, oppure all’opposto possono esistere forme di corrosione subdole e “invisibili” come la stress corrosion degli acciai inossidabili austenitici in presenza di cloruri che possono portare ad effetti catastrofici. Nel libro viene evidenziato che le soluzioni a disposizione per una corretta progettazione sono spesso molto semplici, e ad esempio basta un semplice “mattone” che fornisca l’inclinazione dalla parte giusta ad uno scambiatore di calore “orizzontale” per cambiare la panoramica dei fenomeni che avvengono nello scambiatore stesso e influire drasticamente sulla sua via di servizio.
Progettualità e corrosione. Importanza di una progettualità consapevole, multidisciplinare e creativa per il controllo di corrosione e degrado
SALVAGO, GABRIELE;BESTETTI, MASSIMILIANO
2012-01-01
Abstract
Nel testo non si discute di concetti fondamentali quali ad esempio potenziale di corrosione, curve di polarizzazione o sovra-tensioni, poiché li si considera già acquisiti, piuttosto si tratta di una raccolta di pensieri di cultura generale frutto dell’esperienza in campo corrosionistico e che vengono qui riportati ad uso dei corrosionisti, e non soltanto di quelli alle prime armi, ricorrendo ad esemplificazioni che riguardano non solo l’ingegneria petrolchimica, ma anche l’ingegneria civile, delle superfici e delle costruzioni in generale. Nel libro si vuole mettere in evidenza da un lato la complessità dei problemi e dall’altro la “banalità” degli aspetti che un ingegnere deve prendere in considerazione in fase di progettazione: seguire pe-dissequamente le norme e le teorie talvolta non è sufficiente per evitare i problemi di degrado dovuti ai fenomeni di corrosione. Il sottotitolo “Importanza di una progettualità consapevole, multidisci-plinare e creativa per il controllo di corrosione e degrado” vuole mettere in evidenza il fatto che corrosione e degrado non sono sinonimi: spesso l’obiettivo reale non è impedire la corrosione, ma ral-lentare il degrado di un materiale, di un componente o di un sistema, anche se talvolta l’obiettivo di impedire la corrosione può essere quello specifico come ad esempio nel caso di incompatibilità dei prodotti di corrosione con i fluidi di processo. Per esempio, la “corrosione” può impedire il degrado, come nel caso degli acciai corten, oppure all’opposto possono esistere forme di corrosione subdole e “invisibili” come la stress corrosion degli acciai inossidabili austenitici in presenza di cloruri che possono portare ad effetti catastrofici. Nel libro viene evidenziato che le soluzioni a disposizione per una corretta progettazione sono spesso molto semplici, e ad esempio basta un semplice “mattone” che fornisca l’inclinazione dalla parte giusta ad uno scambiatore di calore “orizzontale” per cambiare la panoramica dei fenomeni che avvengono nello scambiatore stesso e influire drasticamente sulla sua via di servizio.File | Dimensione | Formato | |
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