Svolgere il tema della stazione da un punto di vista interno alla specificità funzionale del tipo conduce, da un lato, a costruire una genealogia fondata sulla questione dello stile poco significativa rispetto al ruolo complesso che la stazione ha svolto storicamente nella città, dall'altro a considerare la soluzione del congegno tecnologico quasi un modello da trapiantare indifferentemente nei diversi contesti. Accessibilità e architettura, invece, si legano in termini non riducibili alla specifica ed esclusiva dimensione funzionale dell'infrastruttura, poiché storicamente trovano riscontro nella cultura della città che, all'interno della nozione stessa di centro, comprende la dimensione dell'accessibilità: è forse possibile disgiungere Londra dal suo fiume, immaginare la costruzione di Milano senza i canali o la magnificenza di Venezia senza la sua Laguna ? Svolgere il tema della stazione consente di cogliere l'idea della centralità non tanto negli aspetti morfologici, quanto a partire dal suo dato originario, quello dell'accessibilità, che agisce in maniera profonda sulla gerarchia delle relazioni e in definitiva, sulla loro rappresentazione nell'architettura della città. Il costituirsi della stazione come tramite delle relazioni, implicato indissolubilmente nel ruolo da essa svolto -sebbene storicamente e geograficamente articolato- così come la complessità del programma funzionale dei nuovi hub, che tendono ad assorbire, per funzionare finanziariamente, tutte le funzioni urbane, identifica in questi luoghi il laboratorio su cui sperimentare il ridisegno del centro e le forme di trasformazione futura del territorio. L’ipotesi di lavoro muove, dunque, dalle ragioni insediative che, alle diverse scale, vengono a determinare il “luogo” della stazione, rapportandole alle originali configurazioni tipologiche di volta in volta assunte nei diversi contesti. I seguenti materiali verificano, pertanto, un punto di vista che pone al centro il rapporto tra edificio e città, individuando alcuni temi progettuali alle volte egemoni rispetto a determinate soglie storiche, altre volte riaffioranti trasversalmente; temi che, oggi, pur nella diversità dei caratteri strutturali dei contesti in cui si collocano, costituiscono una chiave interpretativa con cui confrontarsi per costruire stazioni nelle città.

Stazioni ferroviarie

PEZZETTI, LAURA ANNA
2000-01-01

Abstract

Svolgere il tema della stazione da un punto di vista interno alla specificità funzionale del tipo conduce, da un lato, a costruire una genealogia fondata sulla questione dello stile poco significativa rispetto al ruolo complesso che la stazione ha svolto storicamente nella città, dall'altro a considerare la soluzione del congegno tecnologico quasi un modello da trapiantare indifferentemente nei diversi contesti. Accessibilità e architettura, invece, si legano in termini non riducibili alla specifica ed esclusiva dimensione funzionale dell'infrastruttura, poiché storicamente trovano riscontro nella cultura della città che, all'interno della nozione stessa di centro, comprende la dimensione dell'accessibilità: è forse possibile disgiungere Londra dal suo fiume, immaginare la costruzione di Milano senza i canali o la magnificenza di Venezia senza la sua Laguna ? Svolgere il tema della stazione consente di cogliere l'idea della centralità non tanto negli aspetti morfologici, quanto a partire dal suo dato originario, quello dell'accessibilità, che agisce in maniera profonda sulla gerarchia delle relazioni e in definitiva, sulla loro rappresentazione nell'architettura della città. Il costituirsi della stazione come tramite delle relazioni, implicato indissolubilmente nel ruolo da essa svolto -sebbene storicamente e geograficamente articolato- così come la complessità del programma funzionale dei nuovi hub, che tendono ad assorbire, per funzionare finanziariamente, tutte le funzioni urbane, identifica in questi luoghi il laboratorio su cui sperimentare il ridisegno del centro e le forme di trasformazione futura del territorio. L’ipotesi di lavoro muove, dunque, dalle ragioni insediative che, alle diverse scale, vengono a determinare il “luogo” della stazione, rapportandole alle originali configurazioni tipologiche di volta in volta assunte nei diversi contesti. I seguenti materiali verificano, pertanto, un punto di vista che pone al centro il rapporto tra edificio e città, individuando alcuni temi progettuali alle volte egemoni rispetto a determinate soglie storiche, altre volte riaffioranti trasversalmente; temi che, oggi, pur nella diversità dei caratteri strutturali dei contesti in cui si collocano, costituiscono una chiave interpretativa con cui confrontarsi per costruire stazioni nelle città.
2000
Città-Emilia. Sperimentazioni architettoniche per un’idea di città
8886116411
Progettazione architettonica; stazioni ferroviarie; nuove centralità; aree strategiche; paesaggio delle infrastrutture
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/657857
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