L’ibridazione in situ si propone quale pratica teorica di trasformazione dello spazio fisico in tessuti storici consolidati. La perdita della dimensione pubblica della città corrisponde alla morte dell’urbs, esempio efficiente di un modello ibrido in cui sfera pubblica e sfera privata sono continuamente combinate e intercambiate in un sistema dinamico e stratificato, in continuo divenire. L’ibridazione può are una risposta alla necessità trasformativa di contesti storici critici, contrapponendo ad un modello tradizionale di crescita urbana bidimensionale, la tridimensionalità di un modello ibrido che nella dialettica tra porosità e densità agisce sulla struttura fisica della città creando nuove opportunità di uso e valorizzazione di spazi residuali esistenti e nuove esperienze estetiche, per la riconquista del cuore della città.
Ibribazione in situ. Lavorando con la storia
MAGRI, DEBORA
2011-01-01
Abstract
L’ibridazione in situ si propone quale pratica teorica di trasformazione dello spazio fisico in tessuti storici consolidati. La perdita della dimensione pubblica della città corrisponde alla morte dell’urbs, esempio efficiente di un modello ibrido in cui sfera pubblica e sfera privata sono continuamente combinate e intercambiate in un sistema dinamico e stratificato, in continuo divenire. L’ibridazione può are una risposta alla necessità trasformativa di contesti storici critici, contrapponendo ad un modello tradizionale di crescita urbana bidimensionale, la tridimensionalità di un modello ibrido che nella dialettica tra porosità e densità agisce sulla struttura fisica della città creando nuove opportunità di uso e valorizzazione di spazi residuali esistenti e nuove esperienze estetiche, per la riconquista del cuore della città.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.