Scopo del lavoro era quello di sperimentare un percorso metodologico finalizzato alla Microzonazione Sismica (MS) in vari contesti geologici, tipici del territorio laziale e caratterizzati da livelli di pericolosità sismica di base diversi, fornendo all’Amministrazione Regionale gli strumenti per definire le procedure da adottare in sede di pianificazione urbanistica. In particolare la finalità era quella di individuare, all’interno di ambiti territoriali a scala sub-comunale (frazioni e centri), aree a comportamento omogeneo sotto il profilo della risposta sismica locale in corrispondenza di un terremoto di riferimento, definendo così i possibili effetti sui principali centri urbani. A tale scopo sono state esaminate in dettaglio le condizioni geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche e stratigrafiche locali in grado di produrre fenomeni di amplificazione rispetto alle condizioni geologiche di riferimento (bedrock in free-field). Le aree analizzate hanno riguardato i comuni riportati di seguito con specificato lo scenario di pericolosità sismica locale atteso e la corrispendente zonazione sismica: - Comune di Fiamignano (Rieti): capoluogo, amplificazione per effetti litologici e morfologie sepolte; Zona Sismica 1 - Comune di Fiamignano (Rieti): località Santa Lucia, amplificazione per effetti litologici; Zona Sismica 1 - Comune di Torrita Tiberina (Roma): amplificazione per effetti morfologici; Zona Sismica 2 - Comune di Labro (Rieti): amplificazione per effetti morfologici; Zona Sismica 2 - Comune di Castel Gandolfo (Roma): amplificazione per effetti litologici, morfologici e per morfologie sepolte; Zona Sismica 2 - Comune di Leonessa (Rieti): amplificazione per effetti litologici; Zona Sismica 1 - Comune di Sora (Frosinone): amplificazione per effetti litologici; Zona Sismica 1. Il programma complessivo delle attività di MS è stato articolato nelle seguenti fasi: 1. Modellazione del moto di input: analisi atte a definire il moto di input a fronte del quale effettuare la modellazione della risposta sismica. Tale input è stato ricavato dai dati esistenti ottenuti attraverso analisi di pericolosità probabilistiche e sono forniti in termini di spettri di risposta e accelerogrammi. 2. Modellazione della risposta sismica locale (RSL): modellazione degli effetti attesi in termini di amplificazioni a fronte del moto sismico di input delle località campione rilevate, al fine di determinare i fattori di amplificazione per tutte le condizioni morfostratigrafiche investigate. Per ogni situazione esaminata sono stati forniti gli spettri di risposta elastici e i rispettivi coefficienti di amplificazione attesi. I codici di calcolo utilizzati sono stati sia monodimensionali sia bidimensionali, in relazione alla complessità geologica di ciascun sito in esame. 3. Carte di Microzonazione Sismica: l’applicazione di tali codici di calcolo ha portato alla rappresentazione di carte di MS sulla base dei fattori di amplificazione (Fa). Questo percorso metodologico si inquadra in un’analisi numerica di 3° livello secondo quanto indicato dalle nuove linee guida e criteri per la Microzonazione Sismica.

Prima Tappa: Microzonazione sismica attraverso l’elaborazione delle carte di Fa dei centri abitati pilota di Fiamignano, Torrita Tiberina, Labro, Castel Gandolfo, Leonessa, Sora

PERGALANI, FLORIANA;COMPAGNONI, MASSIMO;PETRINI, VINCENZO;
2011-01-01

Abstract

Scopo del lavoro era quello di sperimentare un percorso metodologico finalizzato alla Microzonazione Sismica (MS) in vari contesti geologici, tipici del territorio laziale e caratterizzati da livelli di pericolosità sismica di base diversi, fornendo all’Amministrazione Regionale gli strumenti per definire le procedure da adottare in sede di pianificazione urbanistica. In particolare la finalità era quella di individuare, all’interno di ambiti territoriali a scala sub-comunale (frazioni e centri), aree a comportamento omogeneo sotto il profilo della risposta sismica locale in corrispondenza di un terremoto di riferimento, definendo così i possibili effetti sui principali centri urbani. A tale scopo sono state esaminate in dettaglio le condizioni geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche e stratigrafiche locali in grado di produrre fenomeni di amplificazione rispetto alle condizioni geologiche di riferimento (bedrock in free-field). Le aree analizzate hanno riguardato i comuni riportati di seguito con specificato lo scenario di pericolosità sismica locale atteso e la corrispendente zonazione sismica: - Comune di Fiamignano (Rieti): capoluogo, amplificazione per effetti litologici e morfologie sepolte; Zona Sismica 1 - Comune di Fiamignano (Rieti): località Santa Lucia, amplificazione per effetti litologici; Zona Sismica 1 - Comune di Torrita Tiberina (Roma): amplificazione per effetti morfologici; Zona Sismica 2 - Comune di Labro (Rieti): amplificazione per effetti morfologici; Zona Sismica 2 - Comune di Castel Gandolfo (Roma): amplificazione per effetti litologici, morfologici e per morfologie sepolte; Zona Sismica 2 - Comune di Leonessa (Rieti): amplificazione per effetti litologici; Zona Sismica 1 - Comune di Sora (Frosinone): amplificazione per effetti litologici; Zona Sismica 1. Il programma complessivo delle attività di MS è stato articolato nelle seguenti fasi: 1. Modellazione del moto di input: analisi atte a definire il moto di input a fronte del quale effettuare la modellazione della risposta sismica. Tale input è stato ricavato dai dati esistenti ottenuti attraverso analisi di pericolosità probabilistiche e sono forniti in termini di spettri di risposta e accelerogrammi. 2. Modellazione della risposta sismica locale (RSL): modellazione degli effetti attesi in termini di amplificazioni a fronte del moto sismico di input delle località campione rilevate, al fine di determinare i fattori di amplificazione per tutte le condizioni morfostratigrafiche investigate. Per ogni situazione esaminata sono stati forniti gli spettri di risposta elastici e i rispettivi coefficienti di amplificazione attesi. I codici di calcolo utilizzati sono stati sia monodimensionali sia bidimensionali, in relazione alla complessità geologica di ciascun sito in esame. 3. Carte di Microzonazione Sismica: l’applicazione di tali codici di calcolo ha portato alla rappresentazione di carte di MS sulla base dei fattori di amplificazione (Fa). Questo percorso metodologico si inquadra in un’analisi numerica di 3° livello secondo quanto indicato dalle nuove linee guida e criteri per la Microzonazione Sismica.
2011
Università La Sapienza
9788895814612
microzonazione; fattori di amplificazione; pianificazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11311/640114
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