Pur in assenza di un quadro legislativo nazionale esaustivo e consolidato, a seguito della riforma del titolo V della Costituzione si è registrato un significativo rinnovamento delle leggi regionali in materia di governo del territorio. Questo processo di revisione delle discipline urbanistiche regionali ha apportato importanti modifiche alla prassi pianificatoria tradizionale sotto molteplici profili, quali l’affermazione di una visione processuale della pianificazione, l’applicazione dei principi di sussidiarietà verticale e orizzontale, il ricorso sempre più frequente a forme di pianificazione per accordi e l’introduzione diffusa dello strumento della perequazione urbanistica e territoriale combinata con dispositivi compensativi e premiali. A questo livello diversi sono i modelli sviluppati nell’ambito delle singole esperienze di pianificazione comunale alla luce dei principi definiti dalla legislazione regionale di riferimento con l’obiettivo di perseguire l’equa distribuzione dei vantaggi e dei costi della pianificazione fisica, svincolando, da un lato, il valore di un’area dalle scelte discrezionali della pubblica amministrazione con il superamento della pratica dell’azzonamento, e, dall’altro, la realizzazione della città pubblica dalla onerosa e conflittuale procedura dell’esproprio. Al fine di meglio comprendere il grado di rispondenza dei dispositivi legislativi regionali alle aspettative dei soggetti proprietari dei suoli/beni e dei soggetti promotori degli interventi di trasformazione urbana, è stato predisposto un sistema di valutazione multicriteriale incentrato sui principi del pensiero liberale (a partire dalla definizione dei principi guida di Società Libera), nell’ambito del quale la tutela del diritto di proprietà privata e di iniziativa individuale si inquadra nella più ampia salvaguardia del benessere della comunità contro il prevalere di interessi particolari.

Forme e pratiche di perequazione urbanistica in Italia: valutazione del grado di liberalismo

MATTIA, SERGIO;OPPIO, ALESSANDRA;PANDOLFI, ALESSANDRA MARIA
2011-01-01

Abstract

Pur in assenza di un quadro legislativo nazionale esaustivo e consolidato, a seguito della riforma del titolo V della Costituzione si è registrato un significativo rinnovamento delle leggi regionali in materia di governo del territorio. Questo processo di revisione delle discipline urbanistiche regionali ha apportato importanti modifiche alla prassi pianificatoria tradizionale sotto molteplici profili, quali l’affermazione di una visione processuale della pianificazione, l’applicazione dei principi di sussidiarietà verticale e orizzontale, il ricorso sempre più frequente a forme di pianificazione per accordi e l’introduzione diffusa dello strumento della perequazione urbanistica e territoriale combinata con dispositivi compensativi e premiali. A questo livello diversi sono i modelli sviluppati nell’ambito delle singole esperienze di pianificazione comunale alla luce dei principi definiti dalla legislazione regionale di riferimento con l’obiettivo di perseguire l’equa distribuzione dei vantaggi e dei costi della pianificazione fisica, svincolando, da un lato, il valore di un’area dalle scelte discrezionali della pubblica amministrazione con il superamento della pratica dell’azzonamento, e, dall’altro, la realizzazione della città pubblica dalla onerosa e conflittuale procedura dell’esproprio. Al fine di meglio comprendere il grado di rispondenza dei dispositivi legislativi regionali alle aspettative dei soggetti proprietari dei suoli/beni e dei soggetti promotori degli interventi di trasformazione urbana, è stato predisposto un sistema di valutazione multicriteriale incentrato sui principi del pensiero liberale (a partire dalla definizione dei principi guida di Società Libera), nell’ambito del quale la tutela del diritto di proprietà privata e di iniziativa individuale si inquadra nella più ampia salvaguardia del benessere della comunità contro il prevalere di interessi particolari.
2011
IX Rapporto di Società Libera: Liberalizzazioni delusioni e speranze
9788862503211
perequazione urbanistica; liberalizzazioni
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